Castagnaccio con noci, scorze d’arancia e rosmarino del mio giardino….

Questa è una ricetta tipicamente autunnale…

_DSC0764

 Mi piace questo momento…mi piacciono i colori che sono attorno a me, mi piace l’aria più pungente che si fa strada durante la giornata, mi piace questo cielo grigio, mi piace tornare con il plaid sul divano.

 Piccoli  rituali che mi  confortano e rassicurano…

Come questa ricetta, che sa di antico…della mia toscana… di sapori della mia infanzia….

castagnaccio2

Ecco a voi un po’ di notizie…

Il castagnaccio, localmente conosciuto come neccio, baldino, ghirighio, toppone, migliaccio o patona, in base alla sua consistenza,   è una torta di farina di castagne tipica delle zone appenniniche di Toscana e Liguria. Si tratta di un piatto tipicamente autunnale, ottenuto con farina di castagne, acqua, olio extravergine d’oliva, pinoli e uvetta, con le consuete varianti locali che prevedono l’aggiunta di altri ingredienti, tra cui rosmarino, scorze d’arancia, semi di finocchio o frutta secca.

castagnaccio 13

Il castagnaccio è il tipico cibo da strada, anticamente era la merenda degli scolari. Il venditore girovago si piazzava davanti alla scuola all’ora della campanella e la distribuiva. Il castagnaccio è di origine contadina ed è un piatto povero, in quanto la castagna si raccoglieva facilmente e quindi poco costosa e nutriente.

Le prime notizie di questo dolce risalgono al 1500 e pare sia stato ideato da un certo Pilade da Lucca, a partire dall’800 si arricchisce di uvetta e pinoli e si diffonde nel resto dell’Italia.

castagnaccio 6

Accompagnamento ideale del castagnaccio sono la ricotta o il miele di castagno, il vino novello, o i vini dolci come il vin santo.

Io spesso lo accompagno con del passito di Pantelleria, che adoro particolarmente.

Ma passiamo alla ricetta…..

castagnaccio 7

RICETTA

Per 4 persone

250 gr di farina di castagne

30 gr di pinoli

40 gr di uvetta

2/3 rametti di rosmarino fresco

Olio extra vergine di oliva

Sale

Scorza di arancia

Noci

castagnaccio

PROCEDIMENTO

1)      Raccogliete la farina di castagne in una capiente ciotola unitevi un pizzico di sale, 3 cucchiai di olio e, poco alla volta, 3 dl circa di acqua tiepida, versandola al centro e mescolando man mano con una frusta ; se necessario, unite ancora un po’ di acqua , quanto basta per ottenere una densa pastella. Continuate a lavorarla in modo da eliminare tutti i grumi.

2)       Coprite l’uvetta di acqua tiepida e lasciatela ammorbidire per 10 minuti. Ritagliate un disco di carta da forno sufficiente a foderare una teglia di 24 cm di diametro; bagnatelo, strizzatelo e rivestite la teglia, quindi spennellatelo e rivestite la teglia, quindi spennellate il fondo e i bordi di olio.

3)      Accendete il forno a 180°. Versate il composto preparato nella teglia, distribuitevi sopra i pinoli, le noci, la scorza tagliata a dadini piccolissimi di arancia e l’uvetta scolata e asciugata, infine cospargete con gli aghi di rosmarino. Mettete la teglia in forno e cuocete il castagnaccio per 45-50 minuti.

Il castagnaccio a fine cottura deve risultare morbido, di un bel colore bruno e con la superficie percorsa da tante piccole ‘rughe’. Il segreto sta tutto nella qualità della farina. La migliore si trova in vendita in autunno: è impalpabile e di gusto dolce e non richiede quindi necessariamente l’aggiunta di zucchero.

Una variante del castagnaccio è costituita dai cosiddetti necci, piccole frittelle sottili di acqua e farina di castagne cotte sulla brace negli appositi testi di ferro, e gustate da sole o riempite di ricotta fresca. Posso assicurarvi che sono la fine del mondo…

(fonti: Wikipedia e Sale e Pepe)

PicMonkey Collage coccola time

Con questa ricetta partecipo al contest di Colors and Food di Ottobre

e al contest di Menta e Cioccolato

quindi, last but not least, partecipo al contest de Le Beatitudini in cucina

28 commenti su “Castagnaccio con noci, scorze d’arancia e rosmarino del mio giardino….

  1. Che meraviglia di immagini…complimenti davvero! E che dire poi del castagnaccio, il suo sapore rustico mi sa di casa e di calore. Non l’ho mai provato con le scorzette di agrumi, ma la prossima volta che lo preparerò, me ne ricorderò sicuramente.

    Buona notte e a presto!

  2. panelibrienuvole ha detto:

    Bellissime queste foto! E bella questa rivisitazione del castagnaccio, non ci avevo mai pensato!
    Sai che il castagnaccio è una delle prime ricette in assoluto che ho postato sul blog? Da buona toscana, anche per me è un dolce che sa di tradizioni familiari, in particolare mi ricorda il mio caro nonno. E poi è tipico della stagione autunnale, che anche a me piace tanto…quante coincidenze! 🙂
    Buona giornata!

    • coccolatime ha detto:

      ma grazie…è vero..il castagnaccio sa di autunno per noi toscani…è l’autunno oserei dire..a me non fa impazzire ..ma lo mangio volentieri ..mi ricorda l’avvicinarsi del natale..il godermi dei piccoli sapori che precludono il periodo dei morti…da noi si mangiano i fruttini di marzapane…e poi da il via ai panettoni e pandori…i sapori rassicurano..la loro ciclicità ti porta a pregustare il sapore che verrà…buona serata a te

  3. la Greg ha detto:

    Non amo la farina di castagne pertanto questa volta lascio l’assaggio a qualcun’altro…però ti faccio i complimenti per le foto! Sono bellissime!!!

    Buona giornata
    Silvia

  4. Ilaria ha detto:

    Immagini meravigliose e chissà che delizia questo profumatissimo castagnaccio! 🙂

  5. veronica ha detto:

    è una meraviglia non capisco perche’ a me venga come una torta mentre la tua è cremosa come piace a mio marito provero’ la tua ricetta e sai perche’ ???? quando andiamo al ristorante di un nostro amico mangia sempre ben 4 fette e mi dice tu non la fai cosi 0.o …. grrr che nerviiii
    ricetta salvata

    • coccolatime ha detto:

      il castagnaccio non viene mai morbido…è stopposo per sua natura..infatti è un cibo da strada…si mangia in piedi e via..e comunque prova le frittelline con la ricotta…sono la fine del mondo..stupirai tuo marito!!

  6. Giusy ha detto:

    Che meraviglia di colori autunnali , che fotoooo!
    Sono un incanto, Coccola 😉
    Che onore alla nostra Toscana con la tua ricetta, sei grandiosa
    Notte!
    Giusy

  7. Beatrice ha detto:

    Inserita, grazie per la ricetta!

  8. cinzia ha detto:

    Eccomi qui anch’io, finalmente dopo una lunga giornata, a godere finalmente di questo antico dolce, che anch’io ho nei ricordi come qualcosa che vien da lontanissimo, altri tempi di certo. E mi piace la tua rivisitazione con l’aggiunta delle scorzette: di certo aiutano a spezzare la pastosità tipica di questa preparazione..
    grazie!!!

  9. Sai che non ho mai usato la farina di castagne? Non ne conosco il sapore ma con questa ricetta hai stuzzicato a dovere la mia curiosità infinita ;).
    buon fine settimana carissima!

  10. Ma non mi dire che è già tempo di castagnaccio (che a Verona si chiama bole)! Bisogna farlo subito allora, magari con gli agrumi, il rosmarino e le noci come suggerisci tu, che sei bravissima.

  11. patrizia ha detto:

    Questo castagnaccio sa d’autunno…ne sento il profumo intenso. Che bontà! buon fine settimana cara!

  12. Ljuba ha detto:

    Adoro il castagnaccio, l’ho sempre fatto nella sua versione classica. Proverò anche questa ricetta con scorze di arancia e noci.
    Complimenti per le bellissime fotografie. Fanno sognare.

    • coccolatime ha detto:

      grazie carissima…mi sono impegnata in queste foto..e nei colori dell’autunno…sono felice ti sia arrivato il messaggio di sogno di autunno…per me questi colori sono davvero un sogno….presto spariranno…e me li godo tutti e condividerli con chi mi legge è un piacere assoluto…<3

  13. Ma lo sai che non l’ho mai mangiato!!! 😞 e a guardare queste splendide immagini, mi viene un’acquolina in bocca smisurata! COMPLIMENTI è davvero favolosa, BRAVA!

  14. […] di Zucchero31) Risotto alla zucca gialla del blog Mughetti Fresie e Tuberose32) Castagnaccio con noci, scorze d’arancia e rosmarino  del blog Coccola Time33) Risotto alla zucca con gorgonzola e pancetta del blog […]

Scrivi una risposta a coccolatime Cancella risposta