Pomodoro..frutto del sole… con paccheri, cardamomo e gamberi

 

Quest’anno ho provato a ricreare la magia dell’orto di mio nonno…quella magia di canne intersicate fra loro con tanti pomodori che facevano capolino….un sapore che non ho mai dimenticato..di quei sapori che ti si imprimono nella memoria sensoriale…in fondo il cibo è un modo per conoscersi…per capire chi siamo..e quando mangiamo non siamo mai soli…io non mi sento mai sola..alla mia tavola ci sono tutti i sapori dei miei cari… nel semplice gesto del cucinare e poi di mangiare stiamo creando e continuando le storie che costituiscono le nostre vite

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e cosi…la passata di pomodoro mi ricorda la fine di Agosto..alla fattoria dei miei zii..le donne si riunivano nell’aia …un gran chiacchericcio ..risate e allegria… polpa ovunque…rosso vivo che cuoceva lento in pentoloni giganteschi…un odore inebriante nonostante si fosse all’aria aperta…i pomodori venivano liberati del picciolo, lavati, spezzati, inseriti nella macchinetta che,azionata a mano,  separava la polpa dai semi e dalla buccia. La polpa veniva versata in bottiglie di vetro, precedentemente pulite  e poi lasciate a scolare …aggiungevano sale e basilico…In inverno quelle bottiglie diventavano oro…oro della nostra terra e con un filo di olio diventava cibo degli dei…

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Il mitico pomodoro… originario del Peru’ ma poi coltivato anche in Messico dagli Atzechi, cosi come riportato nel Codice Fiorentino del missionario francescano Bernardino de Sahagun. Veniva chiamato Xitomatl ed era mischiato con peperoncino e fiori di zucca; nonostante fosse arrivato a Napoli dalla Spagna nel Cinquecento, per un paio di secoli non viene usato se non per pozioni magiche ed afrodisiache… e per questo denominato in diverse lingue la “mela dell’amore”. Entra comunque prepotentemente nella storia della cucine alla fine del Settecento per poi arrivare nel 1839 nel suo abbinamento con la pasta, grazie a Ippolito Cavalcanti, Duca di Buonvicino,  con i  ” Viermicielli co lo pummadoro”…

 

Ippolito-Cavalcanti

 

Quindi successivamente, il nostro Garibaldi e i suoi Mille, ritornando dalla spedizione al sud  che ha consentito l’unita’ d’Italia, riportano nelle regioni di origine  la conoscenza del pomodoro e delle sue salse… Insomma possiamo dire che il Pomodoro ha cosi contribuito a rendere l’Italia un paese unito anche  “culinariamente” alla fine dell’Ottocento…

Sommer,_Giorgio_(1834-1914)_-_n._6144_-_(Mangiamaccheroni)

 

Ieri, oggi e domani.. Rosso come fuoco, allegria, forza ed emozione..nessun altro ortaggio ha avuto in dono dalla Natura un colore così speciale..un rosso lucido , compatto…un sapore dolce e acidulo assieme..sembra che il pomodoro sia riuscito a concentrare il sole, l’estate, la vita stessa nella sua polpa deliziosa.

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Questa volta mi sono ispirata ad una ricetta di Igles Corelli… ricetta che mi ha colpita e che ho in parte rielaborato secondo i miei gusti.

Infatti ho azzardato il cardamomo in una vellutata fondente  di pomodori …divina!!! provatela …

Per il fumetto non ho usato le dritte del grande Igles..bensi ho preferito la ricetta un pochino più francese …

 

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 Paccheri con fondente di pomodoro, cardamomo e gamberi

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Ingredienti per 2 persone
paccheri di Gragnano 12
scampi 12

rucola selvatica
ricotta di pecora 150 grammi
pomodori rossi 4
cipolla 1
bacche di cardamomo 2 e pestate i semini
olio extravergine di oliva 1/2 bicchiere
erba cipollina
basilico fresco tritato 1 cucchiaino
fumetto di crostacei 1 litro
fleur de sal
pepe qb

 

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Procedimento
1.
Sgusciare gli scampi, conservando le teste e i carapace. Pulire le code e tagliarle grossolanamente. Conservare in fresco.  Utilizzare gli scarti dei crostacei per preparare il fumetto
2.
Preparare una fondente di pomodoro, rosolando la cipolla tritata grossolanamente in poco olio, senza farla dorare. Aggiungere le bacche di cardamomo leggermente pestate e i pomidoro tagliati a pezzi (precedentemente scottati e spellati e tolti i semi) e cuocere a fuoco lento fino a quando saranno disfatti.
3.
Cuocere i paccheri, tenendoli piuttosto al dente, nel fumetto bollente, precedentemente filtrato. Scolarli e raffreddarli, possibilmente immergendoli in altro fumetto ghiacciato. Scolarli e farcirli con la polpa di scampi (saltati con olio sale e pepe). Chiudere le estremità di ciascun pacchero con un cucchiaino di ricotta, battuta con un po’ di sale. Disporre i paccheri su una placchetta, ungerli con un filo d’olio e gratinarli in forno. Legare ciascun pacchero con un filo d’erba cipollina.
4.
Levare dal fuoco la fondente di pomodoro, passarla al colino fine .
5.
Velare il fondo dei piatti piani con la salsa al pomodoro, disporvi sopra i paccheri, spolverare con il basilico tritato e completare con un filo d’olio.

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Domenica …ricordi …fotografie…e … RE CAKE 3

Ci siamo….ecco la mia re cake 3…aspettavo trepidante questo momento…mi piace troppo l’atmosfera che si respira..dall’attesa..all’ideazione….alla preparazione…c’è un tempo per tutto quanto…anche e soprattutto della condivisione e della complicità…

Conoscete gli ideali che muovono le fila del gruppo

https://coccolatime.wordpress.com/2013/10/23/re-cake-treccia-integrale-con-confettura-di-pere-al-caramello-e-cannella/

conoscete anche come vivo una ricetta…

https://coccolatime.wordpress.com/2013/11/22/re-cake-2-cream-chocolate-and-salted-caramel-tart/

questa è la mia re cake 3…

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Sabato sera..in autostrada…anche la macchina è un modo come un altro per parlare…

Luci al neon …radio in sottofondo…si dormicchia…si parla …qualche telefonata ogni tanto…

Esordisco sinuosa…’domani mattina vi va di fare colazione assieme?? ho giusto giusto una ricettina per voi…’

Ovvio ..li conosco come le mie tasche…curiosi come scimmie…partono le domande…ed io trionfante dico ‘SWEDISH CINNAMON ROLLS’

E cosi mi trovo ad impastare alle 1 di notte…e ad aspettare mezz’ora di lievitazione…profumo che invade la cucina e la sala…ne vale la pena…

Al mattino spremuta di arance fresca…tè…caffè e latte crudo tiepido….e caldi caldi i miei cinnamon…

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Non credevo che avere tempo volesse dire dare spazio ai ricordi e alle risate …alla complicità….riguardare le fotografie…eh si perché anni fa stampavo dalla compattina…ed esistevano ancora gli album…

Come un brainstorming partono i ricordi…parole chiave…emozioni…flash back….come in un film..il NOSTRO…

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ristorante dell’OperaKallaren  ..  compleanno di mio marito nel 2008…. mio figlio col papillon…la magia di quella sera non ce la siamo mai dimenticata…all’epoca c’era un chef italiano dal nome ridondante…una cena raffinatissima…donne del nord che ridono …uomini impacciati nei loro vestiti pseudo eleganti…la stilografica per il centenario di Puccini…color rubino…regalo pilotato per mio marito…

Stoccolma..io la amo…ci siamo stati diverse volte…e tutte le volte mi perdo fra la città antica e quella nuova…fra le orchidee alla finestra..fra le candele e l’architettura minimalista che adoro…

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Una volta assaggiati i nostri cinnamon….partono ricordi del nostro Natale 2010 a New York…mi ero dimenticata che all’epoca avevo acquistato da Sonoma  ..dei piccoli ricordi per muffin ..e li ho usati adesso per i miei cinnamon…mio marito li ha subito riconosciuti…stelline natalizie di zucchero…stecchini con simboli del natale…e cartine increspate per adagiarli sopra…ci ho aggiunto delle perline argentate..mi fanno tanto magia del natale…forse sono un po’ troppo AMMERICANI…ma li ho adorati cosi densi di ricordi..

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Per chi non conoscesse Sonoma…vi consiglio di andare a visitare il sito…e se ci andate ricordatevi che è vicino al Central Park..è il paradiso di noi food blogger….ve lo posso garantire … non rimarrete deluse!!!

Mentre parlavamo e parlavamo i nostri cinnamon finivano…inesorabilmente…e aiutoooooooooooo avrei dovuto fotografarliiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii….vabbè ne ho salvati giusto qualcuno….li finiremo domani mattina riscaldati in forno….

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Ecco la RICETTA.…il cardamomo…è s t u p e n d o… e ci sta da dio….per non parlare della salsina di burro fuso zucchero e cannella….l’ho assaggiata col dito….come si usa fare con le cose troppo goduriose… se le assaggi con le posate non sanno di nulla…e poi leccarti le dita e socchiudere gli occhi è il massimo del piacere libidinoso…ve lo consiglio…

SWEDISH CINNAMON ROLLS

165 ml latte

4 gr di lievito disidratato

35 gr di zucchero

un pizzico di sale

i semi di 7 capsule di cardamomo

50 gr di burro morbido a temperatura

135 gr di farina 00

135 gr di farina manitoba

Farcitura:

35 gr di burro

30 gr zucchero

1 cucchiaino di cannella grattugiata

Spennellatura:

1 uovo

un goccio di latte

granella di zucchero

(dosi per 15 cinnamon)

Fai intiepidire il latte e e versalo nella ciotola con il lievito, affinché si sciolga.

Aggiungi lo zucchero, il sale, il cardamomo tritato  ed il burro.

Versa le farine, un po’ alla volta.

Lavorate l’impasto per 5/10 minuti.

Fatelo lievitare per almeno mezz’ora coperto da un canovaccio.

Ho usato la macchina del pane per l’impasto e, soprattutto la lievitazione.

Quando sarà lievitato, forma un  panetto rotondo e con il matterello e crea un  rettangolo dello spessore di  ½ cm circa.

Ora versa il ripieno.

Iniziate con il burro, poi lo zucchero e la cannella e lasciate un bordo di circa 1 cm.

Io ho mescolato il tutto in una ciotola, creando una cremina, che poi ho steso sulla pasta.

Arrotola il rettangolo e taglialo ottenendo, quindi, delle “girelle” spesse circa 1,5/2 cm.

Metti i rolls nei pirottini e fai lievitare per 30 minuti sotto un canovaccio.

Riscalda il forno, statico,  a 225°.

Spennellate i rolls con l’uovo sbattuto leggermente con un goccio di latte,  e versa le codette di zucchero.

Inforna per circa  10 minuti.

Togli i rolls dai pirottini e falli freddare.

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 Alla prossima re cake….