Il richiamo di un risotto alla lavanda…

Oggi magicamente giornata stupenda…un sole caldo entra dalle finestre…giornata del mercato contadino…cipolle e carote di prima qualità…raccolgo la lavanda dal mio giardino…delle vespe ronzano felici e per niente fastidiose…

cipolla 1

 

Se non ricomincio a postare non lo faccio più…so che aspettate notizie dal mio recente viaggio ‘ammericano’…ma sono fagocitata da cene e ritrovi di inizio ferie…di inizio mare…di cose belle e goderecce…è come se le mie ferie magicamente si stessero allungando…piacevolmente …e in modo intenso…

campo

 

Sapete bene che ci vuol tempo..per ritrovarsi nelle foto (sinceramente non ho esagerato)….catalogarle…un minimo di post produzione…organizzare dei post che possano tornare utili a chi li legge…scrivere notizie certe…andare a rispolverare la guida..i libri..gli appunti presi…stampare alcuni approfondimenti….renderli sintetici (l’è durissima per me…che di sintetico ho ben poco)….quindi promesso arriveranno notizie dall’America…e anticipo che il primo post parlerà…TADADAAAAAAAAAAaaaaaaaaa..degli AMISH!!! della contea di Lancaster…

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Ma un risotto alla lavanda mi ha richiamata a voi…la ricetta è della cara Maria Chiara ..l’ho stressata oltre misura…

 

 

ape

 

volevo una ricetta micidiale di un risotto alla lavanda…io amo i risotti….li adoro…è il mio comfort food per eccellenza..lo volevo alla lavanda perchè avevo una promessa in sospeso…con Francesca

 

sale

 

 

 

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un grande piccolo pensiero natalizio …un sale alla lavanda…speciale creato con le sue mani …per me..mi ha intenerita oltremisura e volevo dedicarle una ricetta speciale…ho assemblato quel che più adoro per questa ricetta..emozioni..pensieri……complicità amiche della blogsfera ..e amiche reali che stasera avrò il piacere di avere alla mia tavola…che manco a dirsi avrà l’odore …il colore e il sapore della lavanda…

rocchetto

 

 

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preparo il brodo….e mi anticipo per la cena di stasera….voglio sbrigarmi …il mare mi aspetta…

 

risotto

Risotto alla lavanda

Ingredienti

Per il brodo

una cipolla

una carota

rosmarino un rametto

lavanda due rametti freschi

sale (io aromatizzato alla lavanda)

Preparazione

Olio e cipolla tritata finemente. Fare imbiondire e unire il riso. Farlo tostare. Sfumare con del vino bianco e lasciarlo evaporare. Aggiungere il brodo vegetale un pochino alla volta.

Qualche minuto prima della fine della cottura aggiungere della lavanda essiccata, aggiustare di sale, macinare del pepe fresco e aggiungere 80 gr di pecorino , 30 gr di parmigiano e mantecare con 30 gr di burro salato. Qualche fiore fresco per guarnire insieme ad un rametto di rosmarino.

Et voilà….il gioco è fatto!!!! semplice colorato e soprattutto aromatizzato ….

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Da rifare assolutamente…..delicatissimo l’aroma della lavanda..che c’era ma si sentiva come un retrogusto finale…

sale+risotto

Provatela e fatemi sapere…

Pasta, amicizia e… fantasia

Un venerdi qualunque delle vacanze natalizie… un giorno grigio…fuori piove ininterrottamente… nebbia… umido addosso… sulla pelle… nelle ossa… ‘avrei bisogno di un aiuto…devo fotografare e con gli impasti non sono il massimo…’…. ‘Arrivo domani mattina sul tardi….chiedo a  mia madre la macchina per la pasta’

E’ Cristiana … lavora in banca…persa fra i doveri ..la casa… la famiglia… sogna di pasticciare in cucina… una cuoca superba!!!

Lei proviene da una zona di Lucca dove si respirano ancora le tradizioni…suo padre è andato nel bosco a raccogliere pungitopo e rami di abete per il Natale…fare la pasta o il pane è un ‘fare’ quotidiano…antico…un rituale…sua madre dal cellulare ci detta le dritte principali….

Luce accesa in cucina….4 farine diverse… uova… patate… piano completamente vuoto per poter impastare… vetri appannati… e fuori continua a piovere…. ma non ci accorgiamo di niente… chiacchieriamo… le farine sono le nostre protagoniste… quanti etti? Che dici?…olio??… di quello buono…. quello nostro toscano…

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Cristiana ha ben chiaro di cosa ho bisogno… si ferma per non far venire le foto mosse… si preoccupa se non ho luce… riflette sull’uso importante dell’olio… sull’elasticità della pasta… sull’utilizzo di sole farine integrali…

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Alla fine è stato un ritrovo… e all’ora di pranzo…io. lei, sua figlia e mio figlio… al tavolo… in sottofondo John Legend… candele accesse… risate… e chiacchere… come se il tempo fosse tornato indietro… a degustare i tre tipi di pasta…con i tre tipi di condimento diverso..un bicchiere di Mateus per rallegrare il tutto…

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Ecco i nostri esperimenti….

Le farine biologiche usate sono 4:

          Farina di grano saraceno macinato a pietra (senza glutine)

          Farina grano tenero 0

          Farina di grano tenero integrale macinata a pietra

          Farina di farro integrale macinata a pietra

Le paste sono 3:

          Gnocchi

          Tagliatelle

          Maltagliati

I condimenti usati sono 3:

          Spinaci novelli , ricotta e pinoli tostati

          Tris di cavoli e  pinoli tostati

          Pancetta dolce e rosmarino

Olio : monocultivar Leccino, della zona di Pietrasanta

Abbiamo deciso di abbinare i 3 piatti con i suoi condimenti in base al tipo di pasta diversa.

 

1) GNOCCHI  con Spinaci novelli , ricotta e pinoli tostati

Prendete 600 gr di patate lessate con la buccia e del sale. Passate allo schiacciapatate quando l’impasto è quasi freddo e aggiungere 1 uovo +sale+olio 1 cucchiaio+la farina che ‘prende’  affinchè l’impasto risulti morbido ed elastico allo stesso tempo. Dividete l’impasto in tanti filoncini dello spessore di 3 centimetri circa e iniziate a tagliare i vostri gnocchi riponendoli su un vassoio infarinato. Infini praticate delle rigature (importanti per il condimento) facendo roteare lo gnocco sui rebbi di una forchetta.

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Far riposare circa 15 minuti gli gnocchi e cuocerli  (non oltre questo tempo)in acqua abbondante salata con un cucchiaio di olio e del sale. Scolateli quando saliranno a galla.

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Condimento:

far saltare in padella con  olio extravergine di oliva gli spinacini novelli e salate con  fleur de sal. Quando saranno appassiti aggiungere ricotta fresca . Far saltare i pinoli e tostarli.

Note: abbiamo scelto questo sughetto leggero e cremoso perché ben si adattava allo gnocco integrale.

Come farina abbiamo usato un mix delle 4 farine integrali .

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2) TAGLIATELLE con tris di cavoli e pinoli tostati

2 etti di farina 0

1 etto di farina integrale

1 etto di grano saraceno

1 etto farina integrale

5 uova (un uovo per etto di farina)

2 pizzichi di sale

2 cucchiai abbondanti di olio

Impastare 15 minuti con forza fino a che la pasta diventa liscia ed elastica assieme.

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Se le uova non bastassero ad amalgamare la farina aggiungete un cucchiaio o due di acqua e lasciatela riposare qualche minuto sulla spianatoia quindi dividetela in pezzi e stendete la sfoglia con la macchinetta, dapprima grossolanamente e poi via via sempre più sottile e liscia. A questo punto, lasciate asciugare la sfoglia per qualche minuto: una volta asciutta, arrotolate ogni sfoglia su se stessa e tagliatele a fettine larghe 1/2 centimetro.
Noi abbiamo usato la macchinetta per farle perfettamente uguali.

Allargate le tagliatelle sul un vassoio infarinato e fatele riposare almeno 1 ora. Noi le abbiamo buttate dopo qualche minuto ed erano ottime!!!!

Condimento:

Saltare in padella le rosette di broccoli+rosette di cavolfiore+rosette di cavolo romano con aglio (tagliuzzato finissimo) e olio toscano, con sale e pepe. Cuocere e schiacciare con la forchetta . Tostare i pinoli e aggiungerli al condimento finale.

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3) MALTAGLIATI  con pancetta dolce e rosmarino

2 etti di farina 0

1 etto di farina integrale

1 etto di grano saraceno

1 etto farina integrale

5 uova (un uovo per etto di farina)

2 pizzichi di sale

2 cucchiai abbondanti di olio

Impastare 15 minuti con forza fino a che la pasta diventa liscia ed elastica assieme,

sbattendola ogni tanto sulla spianatoia per renderla più elastica; una volta finito di impastare il vostro panetto di pasta, fatelo riposare almeno mezz’ora  avvolto da una pellicola trasparente . Poi stendete con la macchina  l’impasto tagliato a pezzi grossolanamente. Ricordatevi di infarinare il piano per fare in modo che la pasta non si attacchi. Una volta creata la sfoglia tagliare grossolanamente a quadrotti irregolari e lasciare riposare su un vassoio infarinato distanziati fra di loro.

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Potete ben notare che abbiamo usato lo stesso impasto delle tagliatelle.

Ma i maltagliati hanno dato una resa diversa….più sottili abbiamo deciso di condirli con un semplice sughetto a base di olio buono e rosmarino del mio giardino e della pancetta dolce saltata nell’olio.

Condimento:

far saltare la pancetta con l’olio e aggiungere del rosmarino fresco.

 

 

NOTE (per tutte le ricette):

Mettere dell’olio nell’acqua della pasta..SEMPRE!!!

Condimenti a base di verdure stagionali semplici per esaltare il gusot della pasta e la velocità di esecuzione. Adatti ad essere preparati mentre la pasta riposa. Noi eravamo avvantaggiate ..essendo in due..io preparavo i sughetti e fotografavo Cristiana impastava…

Il condimento più azzecato è stato quello dei maltagliati con pancetta e rosmarino….il sapore corposo delle farine integrali ben si sposa con l’olio e il retrogusto del rosmarino e della pancetta.

Il giorno dopo con i maltagliati e le tagliatelle avanzate ….. ho scongelato del pesto estivo…e l’ho usato per il condimento…buono..fresco…ma la pasta integrale in inverno….non si sposa perfettamente con questi gusti freschi estivi….forse sono solo preconcetti…ma il top è rimasto il condimento con la pancetta dolce e rosmarino!!!

 Con queste ricette partecipo al progetto editoriale EXTRAricette

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della casa editrice Cinquesensi  nella sezione EXTRApasta

Lo zabaione di Vittoria e ….ancora Amarcord!!!

Estate 2013….  Bassa Sassonia…Osnabrück per l’esattezza…ultima sera prima del rientro… freddino…ma quel freddino piacevole..mi metto un golf con piacere immenso ..dopo il caldo torrido degli ultimi giorni  … andiamo io e mio marito con Tom alla volta del Ristorante di Vittoria..per incontrare gli altri…

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Vittoria viene dal sud  dell’Italia…ricci raccolti in una diligente coda di cavallo… sorride sempre e parla mezzo dialetto  calabrese e mezzo tedesco…una forza!!!!  è tanti anni che vive in Germania… e’ diversa dalla gente di qua… lei così calda … affettuosa …  accogliente… si scontra con una mentalità che proprio non le appartiene…

Cucina espressa… tempi lunghi perché lei si mette dietro ai fornelli e assembla gli ingredienti al momento… crea magie….come il suo pane pugliese sfornato ogni santo giorno…

Arrivati conosco Ruggero e Linda con il piccolo Zeno… vengono dalla Brianza… ma adesso lui vive per lavoro ad Osnabrück

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…io e Linda ci sediamo accanto … bionda esile se dovessi darle un colore le darei un colore dai toni tenui come il suo rossetto quella sera… è  alle prime armi col difficile mestiere di mamma… la guardo e sorrido… penso che ne avrà di strada da farne…ma è in gamba…e sono certa che se la sbrigherà benissimo…fare la mamma è un’avventura…non è sempre rosa e fiori… ma per me è stata l’avventura più bella della mia vita… mio figlio mi ha dato un senso… a tutto…

Mentre ceniamo arrivano altri colleghi di mio marito..ma non si aggregano a noi…. hanno già cenato…. qua si cena presto e noi abbiamo mantenuto gli orari italiani… si chiacchera..mezzo inglese  e taaaaaaaaaaaaanto italiano con un sacco di dialetti… il povero Tom  di Chicago non so cosa possa realmente capire….

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Arriva il dessert… decidiamo per uno zabaione…aspettavamo questo momento….

Nella cucina sentiamo sbattere ritmicamente il cucchiaio contro la tazza…Vittoria è alle prese con lo zabaione che faceva sua madre … arriva trionfante  con il suo liquido dorato… sopra un cuore disegnato per noi…

Linda assaggia… ed è in estasi… sua nonna le faceva lo zabaione alla fine di ogni esame universitario  per tirarla su… lo assapora gustando ogni cucchiaio…le brillano gli occhi … quel bagliore negli occhi è il bagliore dei ricordi…. l’amore di sua nonna in quello zabaione …

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È stata una bella serata….e per un attimo attraverso quello zabaione …ci siamo sentite vicine tutte e tre…tre sconosciute in una sera estiva in un paese straniero…a parlare di ricordi e di zabaione…

Ed adesso io vi dico il segreto dello zabaione di Vittoria…cosi ci sentiremo vicine virtualmente tutte quante…perché in un pomeriggio freddo…quando saremo un po’ giù..ci scalderà il cuore….e lo scalderà a chi lo offriremo…

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Per due porzioni:

-3 tuorli di uova freschissime

– 80 gr di zucchero di canna

– 40 ml di marsala secco

– 40 ml di marsala dolce

Metti i tuorli e lo zucchero in una ciotola di vetro resistente al calore, ponila sopra una casseruola d’acqua in leggera ebollizione, avendo cura di fare in modo che il fondo della ciotola non tocchi l’acqua.

Monta i tuorli usando un frullino elettrico (non sono brava come Vittoria che monta i tuorli a mano) alla massima velocità, sino a che non saranno molto gonfi, bianchi e spumosi.

Togli dal fuoco e versa i due tipi di marsala diversi (ecco il segreto di Vittoria) un pochino alla volta, continuando a montare con il frullino a velocità minima.

Versa in due bicchieri e servilo con lingue di gatto o come ho fatto io con savoiardi sardi.

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Questi savoiardi sardi hanno una loro storia…una storia che presto vi racconterò…una storia di amicizia…una storia di intesa…di complicità..e di sintonia….una storia fra due blogger…tutto questo attraverso una ricetta…una torta fantastica secondo me…giusta per le prossime feste…una torta chic…che porterà con sè il sapore della Sardegna e dell’affetto sincero e incondizionato…

vi ho incuriosito?? spero di si…..

Con questa ricetta (ed ultima …ma solo perchè scade eh!) partecipo alla raccolta di Amarcord di Sara ed Elisa

Re-Cake: treccia integrale con confettura di pere al caramello e cannella

Elisa del ilfiordicappero, insieme ad altre 4 amiche di blog, Sara di Dolcizie, Silvia di Acqua e Farina-sississima, Miria di 2 amiche in cucina e Silvia di Tra fornelli e pennelli, hanno creato un gruppo di … lavoro! 

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Cercano nel web qualche foto di dolce particolare, che le ispira, che le stimoli; generalmente sono ricette in lingua straniera, quindi, le traducono, convertono le unità di misura e creano una locandina con foto originale e traduzione degli ingredienti e procedimento.

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Ecco la prima ricetta Re-Cake, tratta da ilfiordicappero:

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Questo è il mio dolce rifatto, partendo dalla ricetta originale della locandina.

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In realtà esiste anche un gruppo facebook RE-CAKE….dove ci troviamo e prendiamo un tè assieme…parlando delle nostre re-cake….

la mia prima re-cake è stata un’avventura condivisa …la trovavo difficoltosa….non volevo impastare…non avevo tempo….ma…l’ho fatta!!!!

in una giornata in cui tutto era caos…mi sono messa a fare una re-cake…

è stata la decisione più divertente e irrazionale che potessi prendere…

Mentre impastavo scrivevo sul gruppo….mentre lievitava  ho aggiornato le altre…prima di stenderla e farci la treccia ho scelto la marmellata..ho infornato…facendo prima una foto e inviandola al gruppo…fra battute e tormentoni ….l’ho sfornata…eeeee….magnataaaaaaaaaaaa…..il gruppo aspettava commenti e foto…tutte unite da una re-cake….da morire dal ridere…

la sera sfinita salendo le scale…con la casa inondata di profumo di buono… avevo il sorriso stampato in faccia..magia della complicità fra donne…che è unica…magia del nostro essere ironiche…della capacità di prenderci sul serio e anche in giro….di ridere oltre lo schermo di un pc…noi donne siamo così… prendere o lasciare…

‘Amo le donne perchè sono materne anche a cinque anni, sensuali anche a tre, erotiche anche a settanta, civette anche a ottanta. E la loro attività preferita – siano segretarie o ingegneri, casalinghe o impiegate – , la vera grande attività che svolgono persino quando dormono, è amare’ (questa frase è tratta dal libro di Simona Izzo ‘L’amore delle donne’)….

Treccia  integrale con confettura di pere al caramello e cannella.

1 bustina di lievito disidratato bio
60 ml di acqua calda
55 gr + 15 gr zucchero   ( di canna )
85 gr burro (diviso)
60 ml latte intero
1 cucchiaino di sale
1 uovo e mezzo+ 1 tuorlo da spennellare sulla treccia prima di infornarla
370 gr farina integrale bio
1 vasetto di confettura di pere al caramello e cannella
mandorle a lamelle
(dosi per una treccia grande)

Sciogli il lievito nell’acqua e poi aggiungi 55 gr di zucchero, 55 gr di burro, il latte, il sale, le uova e 170 gr di farina.
Impasta finché l’impasto non diventa liscio e vellutato. (io ho usato la macchina del pane col programma IMPASTO PER  PIZZA)

Aggiungi ancora 200 gr di farina; se l’impasto risulterà troppo morbido, aggiungi ancora un po’ di farina.

Ho lasciato lievitare nella macchina del pane (come da programma richiesto), fino a che non è raddoppiato.

Dopo la  lievitazione, metti l’impasto sulla spianatoia, sempre infarinata, e fai un rettangolo da circa 60x33cm.

Metti sul  rettangolo 30 gr di burro a tocchetti e spalma la confettura; lascia, per ogni lato del rettangolo, 1,5 cm liberi, senza confettura per garantire una buona chiusura.

Con il rettangolo di pasta, fai un rotolo partendo  dal lato più lungo.

Poi, con un coltello, taglia il rotolo in due, per il lungo.

Unisci le parti finali della pasta e crea una specie di treccia, unendo e  chiudendo bene estremità della  treccia.

Metti la treccia su un foglio di carta forno, copri con un panno e fai lievitare per 30 minuti.

Metti le scaglie di mandorle e inforna a 180 gradi  per 20/25 minuti.

Ed ancora a chi interessasse la mia ricetta di MARMELLATA DI PERE AL CARAMELLO E CANNELLA….

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Marmellata di pere al caramello con cannella:

1kg di pere sbucciate e 3 hg di zucchero. Il succo di un limone  e ci metto  3 hg di zucchero di canna, sul fuoco fino a che non assume un colore dorato. A questo punto ci aggiungo le pere sbucciate e mezzo cucchiaino di cannella in polvere bio.

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Alla prossima re-cake…..