Il senso di un viaggio… di un incontro… nel cuore della Francia occidentale

Il senso del viaggio è quel punto di incontro fra ciò che provi interiormente e quel che oggettivamente ti circonda… in quel momento  le dimensioni del viaggio interno e quello esterno… che spesso corrono come due percorsi paralleli… trovano un punto di convergenza… la consapevolezza di un contatto intenso tra ciò che è dentro e ciò che è fuori… di te…

il resto è dentro il tuo trolley… le immagini scorrono e cerchi di fermarle con la tua reflex… un aereo… davanti a te un taxi… un tramonto sbiadito ti fa amare ancora di più il luogo dove ti trovi e dove esattamente vorresti essere..respiri forte… qui… ora..

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Francia centro-occidentale… il sole tramonta più tardi e la mattina si alza conseguentemente più tardi… altri ritmi legati alla luce del sole…

Arrivo a Parigi Orly destinazione Etampes (regione Ile de France, dipartimento dell’Essonne)… bed and breakfast   …   sapremo solo dopo la storia del nostro bed and breakfast… casa tipica di questa zona rurale della Francia del 1800 francese…

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Visitiamo il paese…case in pietra caratteristiche…nella vecchia piazza del mercato contadino c’è il cuore pulsante del luogo… la scelta per la cena cade su  questo piccolo locale Bar a tapas ‘Chez Yo‘…entriamo e le persone all’interno si zittiscono…non siamo del luogo e questo locale è un punto di ritrovo..colori pastello e bottiglie di buon vino ovunque….si presenta il patron…iniziamo ad ordinare in inglese…subentra in aiuto una ragazza seduta ad un tavolo accanto…sedie alte … pochi tavoli  verdi laccati…

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Alla fine un sospiro di sollievo…’Ohhhhh… Siete italiani BON!’…un gran sorriso…ed è subito empatia…

E’ l’inizio di una serata surreale..di quelle serate che danno il senso del viaggio..dell’incontro…di quelle serate che io e mio marito amiamo di più e che ci riportano indietro nel tempo..quando viaggiavamo in moto ed eravamo solo più giovani…più idealisti…e conoscevamo persone che mai più avremmo incontrato…

Musica americana in sottofondo..Yo si scusa..’sono giovani…’ sorride e guarda i ragazzi nel suo locale…un’espressione carica di complicità e di affetto verso i suoi clienti…a noi piace.…siamo stanchi e affamati nessun menù..ci affidiamo a lui… qui esiste solo il ‘plat du jour’… e stasera è la volta del piatto di ‘charcuterie et fromage’…ci spiega dettagliatamente nel suo italiano francesizzato…la provenienza dei salumi (d’Auvergne, du Jura) e dei formaggi provenienti da  Pethivien una zona a circa 30 km da Etampes… formaggi tipici con latte crudo,  sale francese e pepe, conservato nella paglia o nel legno, di capra…

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Yo è allegro… vitale… solare… autentico… racconta di sua  sua madre…  italiana… ’delle Cinque Terre’… esclama orgoglioso e fiero…

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Ci sentiamo a casa..siamo a nostro agio… il vino inizia a scorrere…

I ragazzi che stavano in silenzio..iniziano a prendere confidenza o forse solo ad ignorarci…ridono..parlano a voce alta… il vino rende tutti più disinibiti…

Entra un signore d’altri tempi…con un cappotto classico di loden verde… Yo  lo presenta orgoglioso… è un famoso ex cantante lirico dell’Opèra… purtroppo parla rigorosamente francese… e la conversazione si interrompe dopo un po’….

Una ragazza bionda balla e ride sguaiatamente…

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Iniziamo con sott’olii della zona… un bicchiere di De Bergerac – Chateau les Andrieux ci fa compagnia…

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Il nome reale di Yo è Lionello… ci racconta la sua vita… il suo paese…davanti al suo locale un tempo andato c’era l’antico mercato degli animali… qui confluivano da tutta la Francia per acquistare animali da fattoria proprio nella piazza davanti al suo locale..Place St. Gilles…

ci offre la baguette traditionalle ..diversa dalla classica baguette…quasi  scura…la farina è più densa e corposa e la lievitazione è di 24 ore anzichè 12 ore (per quella classica)…. in questa zona  il grano è di ottima qualità…le tradizioni antiche si respirano ancora…le sento…si percepiscono…e tra una lievitazione..un aperitivo antico…ancora oggi in uso…il ’byrra’…

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marsala e birra…ci racconta il suo grande amore…Carla…(alla francese..Càrlà) nata anche lei da madre italiana e delle 5 terre come lui…bionda occhi verdi…bellissima…

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Yo si innamora perdutamente di lei…ci mostra la sua foto sbiadita dal tempo….piange Yo…Carla è andata via..un male che non perdona l’ha portata lontano da lui….un male terribile….

Mi commuovo anche io e gli stringo forte le mani…mio marito cambia repentinamente argomento…ancora un bicchiere di vino..brindiamo…c’est la vie…qualche foto..ci scambiamo gli indirizzi…’scriverò di te ..te lo prometto..’ e cosi vi ho fatto conoscere una bella persona..in un luogo a me sconosciuto dell’ovest della Francia contadina…

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Una faccia ancora nuova di questa Francia che amo e che ancora oggi mi trascina nel suo vortice…questo vortice che mi accompagna da anni..nei diversi periodi della mia vita..una Francia che grazie a dio partorisce persone come Yo…impensabili in Germania…o in Finlandia….persone calde…vere…sincere…che sanno ridere di gusto e commuoversi …

Una Francia che si ripete …con persone che amano il buon cibo..il buon vino…una Francia accogliente…chic in ogni sua sfumatura…stupenda…colorata…profumata….

mi piacerebbe invecchiare qui… comprando baguette ..bevendo del buon vino…chiaccherando allegramente….facendo la spesa al mercato locale…

avere dei fiori alla finestra…

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In fondo la vita…è questa….e risiede nelle piccole  soddisfazioni..che si ripetono ogni giorno..dandoti il senso della vita…e della gioia di vivere… affinchè ogni giorno sia degno di essere vissuto e assaporato intensamente…

Una domenica mattina in giro per le pasticcerie di Parigi….

Sono stata piu’  volte a Parigi… in varie occasioni … in diversi periodi della mia vita… ricordo bene come mi sentivo ‘dentro’ ogni volta… e ogni volta Parigi mi è rimasta nell’anima…

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Inizialmente ho avuto il privilegio di viverla  in modo intenso e non da turista…. ormai diversi anni fa …Alberto  ha vissuto  in questa magnifica capitale… ed è grazie a lui e a Patrick che abbiamo carpito il ritmo autentico della  vita parigina… ci siamo tornati a Pasqua del 2010…e posso assicurarvi che la messa in latino di mezzanotte  a Notre – Dame è da brivido….per non parlare del  fascino di Montparnasse e del quartiere latino…lo scorso anno poi, ancora in Gennaio, la Torre Eiffel  sotto la neve è stata pura poesia…sulle Champs – Elysèes bambini con la slitta…ci rifugiammo infreddoliti nel Museo d’Orsay, sempre stupendo anche dopo tanti anni… ovunque ho dei ricordi….delle brasserie accoglienti…delle boulangerie artigianali aperte anche la domenica mattina…delle librerie alternative….

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Ecco la domenica mattina Parigi è ancora più vitale …con diversi ritmi….ma ancora più intensa..

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questa volta siamo tornati nello stesso periodo e ci siamo regalati una domenica mattina di meta’ Gennaio a Parigi…abbiamo parcheggiato nei pressi di St. Germain…con l’intento di fare un giro … un pò diverso…un giro dedicato ad alcune pasticcerie della zona…

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usciti dalla macchina incontriamo  St. Germain … la più antica chiesa romanica di Parigi….pareti  possenti…canti religiosi rimbombano all’interno…mi sento in pieno clima dei templari…medioevo puro…questa emozione mi prende lo stomaco….fuori…pioviggina…ed è ancora più romantico e suggestivo…il caffè ‘Les Deux Magots’ ..il caffè di Hemingway ..mi ricorda che St.Germain e la vicina Motparnasse erano i quartieri degli intellettuali e degli artisti…

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La sua aria deliziosamente art noveau…mi affascina e tutte le volte sogno di abitare in una mansarda con dei fiori alla finestra…sopra i tetti di Parigi… la bicicletta è il mezzo più usato nel fine settimana…fiori ovunque per le strade..persone che fanno jogging…sulla Senna..per le strade…piccole bancarelle di pesce fresco…

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Si apre il cielo e uno scorcio di sole attraversa le nuvole…entriamo da Ladurèe in Rue Bonaparte…

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quando Louis Ernest Ladurée aprì un panificio al 16 di rue Royale, periodo e quartiere giusto per la movida parigina, frenetica, elegante e aperta all’intrattenimento… la patria dei macarons…

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Ci accomodiamo ad un piccolo tavolo ovale…posate in argento..zucchero artigianale…la cura del particolare è protagonista… ordiniamo tè alle rose  e un caffè lungo  al caramello..un chou nougati per me e per mio marito un carre choco dark…prendiamo anche una degustazione di macarons…che poi assaggerà nostro figlio in Italia…divini…la musica in sottofondo ci fa sognare ancora di più…Norah  Jones..Besame Mucho….Tainted Love rivisitata in toni soft…

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Accanto a noi un uomo…arriva trafelato con scarpe da trekking…si siede ed ordina un piatto di uova…sono le uova più goduriose che abbia mai visto …uova alla coque su un letto di simil focaccia calda…un piccolo bricco di maionese voluttuosa e montata perfettamente veniva versata e si mischiava al fondente delle uova…

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Tavoli occupati da persone che ordinano di tutto, anche un brunch completo…con 40 euro…ti togli lo sfizio…sinceramente a me piace molto l’idea del brunch domenicale…è veramente rilassante

Qualità superba… un’atmosfera da sogno fatta di piccole cose raffinate….

Continuando per Rue Bonaparte ..incontriamo la boutique di Pierre Hermè…stile completamente diverso…moderno…e purtroppo con una fila infinita fuori dal negozio…nessuna vetrina visibile ma solo dei disegni su un muro nero…somiglia più ad una galleria di arte moderna..intravedo anche all’interno una cura del design modernissimo e raffinato…

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ma lasciamo perdere e proseguiamo verso Boulevard Raspail….alla volta di Hugo e Victor… le vetrine sono ampie e posso fotografare l’interno che è moderno e lineare…qui si vedono ancora le galette des rois…macarons multicolori…bon bon… insomma la tradizione secolare dei macaons Laduree’ rivista e reinterpretata da nuovi maestri pasticceri….   Parigi e’ sempre un passo piu’ avanti…. niente da dire…

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A questo punto attraversiamo la Senna.. nel frattempo e’ uscito un bel sole…ci riposiamo nei Giardini delle Tuileries…

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e arriviamo dalla mitica Angelina, in Rue de Rivoli,  dove abbiamo deciso di fare l’ultima tappa prima di ripartire per l’aeroporto. Nonostante siano le 14.00 passate, la fila e’ lunga ma decidiamo di aspettare per un tavolo…

Un incontro casuale…Ursula…una  fotografa eccezionale…esce col suo compagno…l’ultima volta l’avevo incontrata a Pisa..ci consigliano i ravioli al tartufo…’Angelina? la migliore’ cosi ci dicono…aspettiamo con più gioia e convinzione…un assaggio di Croque Madame una San Pellegrino e un piccolo Mont Blanc..specialità della casa…come rinunciare???

Mio marito non si lascia sfuggire i ravioli di Ursula…

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Il locale mi soffoca….troppo affollato….troppo buio..poche finestre… sinceramente non mi ha entusiasmato come Ladurèe… con la pancia piena e pieni di cose belle…torniamo pigramente verso St. Germain…al nostro parcheggio…

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attraversiamo la Senna….le classiche  bancarelle dei libri …respiriamo forte l’aria magica di Parigi…ci fermiamo ad una panchina col sole tiepido che ci scalda…vorremmo non finisse mai questa domenica…mentalmente stiamo già ‘rientrando’..ci avviciniamo al lunedi..fra poco andremo verso l’aeroporto…ma torneremo…e sognerò ancora la mia mansarda con i fiori alla finestra..sui tetti di Parigi…

adoro sognare…in fondo costa poco..e poi potrebbe anche avverarsi no?? 😉

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Coccole in compagnia: … pausa di pace ai piedi del Monte Bianco

E da oggi riprendo a scrivere…

ho deciso… ho passato dei giorni un pochino turbolenti dove il pensiero del blog mi appariva come un’oasi di leggerezza e serenità… ma lontano… tornare a scrivere vuol dire tornare ad Esserci… soprattutto per Me… tornare a percepire sensazioni ed emozioni che fanno parte di me e che la vita spesso travolge in pensieri più grandi…niente di che …mio figlio ha dovuto subire un piccolo intervento al setto nasale…ma stare in clinica… mi ha dato un senso di irrealtà… di totale immersione in una vita parallela… e, come al solito, mi ha aiutato a ridimensionare e risettare la vita… e le sue cose essenziali…
Vorrei riprendere dall’ultimo momento di gioia intensa che ho vissuto…prima delle normali ansie pre-operatorie…ecco quella sera…sono riusicta a stare lontana da tutto ciò che la mia mente non voleva tenere lontano…ed ho gioito di tutte quelle attenzioni e ‘coccole’ che mi hanno donato Patrick e Alberto.
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Vi sto parlando della sera di giovedi 1 agosto , al rientro da 10 giorni in Germania, abbiamo fatto tappa vicino a Ginevra dove vivono Patrick e Alberto..
E’ da diversi anni che dovevamo vedere la loro casa nuova…ma i millemila impegni ci hanno sempre tenuto lontani dalla gioia di condividere questa stupenda casa che avevamo visto in costruzione , ma mai terminata. Sapevo grosso modo i progetti legati ad essa…ma vederla è stato tutta un’altra cosa…imperativo categorico COLORE… ma anche gusto… cultura… arte… ecco le parole legate a ciò che una casa può dire di sé…sono convinta che le case ci parlino di chi le abita …..e la loro casa parla di loro… due uomini legati da amore per la musica classica, per l’arte, la cultura, i viaggi e….il trenino…. passione infantile e mai abbandonata di Alberto per la costruzione di treni…una stanza intera con un plastico in costruzione enorme e attrezzato di tutto punto… Alberto è così….un medico ricercatore (sono sempre stata molto orgogliosa di lui) con mille sfaccettature…per noi lui è il ‘fratello’…non un semplice amico… testimone alle nostre nozze… è colui che ci ha accompagnato nelle tappe della nostra vita… lui c’è sempre stato… testardo…ironico… sensibile fino al midollo ma forte e convinto di ciò che è…

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E se la passione di Alberto è il trenino…la passione di Patrick è l’alta cucina…appassionato di cucina molecolare e di tutto ciò che è la cultura del cibo con la C maiuscola…da lui si può solo imparare…cenare con lui è un atto di puro tripudio di sapori accostati sapientemente e con arte…Patrick è uno storico….ma lavora in una tenuta vinicola in Borgogna (Francia), che produce ed esporta vino, è semplice ma raffinato in qualsiasi cosa che fa o che indossa…francese della zona del Jura…(lui ne va fiero) …ricerca la perfezione in ogni cosa che intraprende…
Arriviamo in un torrido pomeriggio di inizio agosto…Alberto ci sta aspettando a casa mentre Patrick sta tornando dalla Borgogna…quello che ci accoglie è un puro angolo di paradiso..
Andiamo a fare due passi fuori eeeee….siamo sotto al Monte Bianco…semplicemente facendo qualche km…

 

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La luce è spettacolare….quella luce calda…che ti accoglie…e avvolge…l’atmosfera è superba…la loro casa ha solo vetrate che danno all’esterno sul bosco e sui vigneti più in basso…sto bene…e dalle foto mi accorgo che rido felice…per me è una gioia immensa rivedere ogni volta i padroni di casa..e godere del panorama stupendo che ho di fronte… sulle note di Debussy…

 

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Intanto la planchas sta scaldando in giardino….
In realtà questo tipo di piastra (non si chiama cosi ma lo dico per intenderci…) serve per una cottura particolare… il Teppan Yaki giapponese… il concetto di planchas spagnola si sposa col la cucina giapponese..
Alberto mi fa scegliere il piatto che preferisco… sono piatti diversi uno dall’altro dipinti a mano dalla pittrice che lui adora..quella di alcuni quadri in casa sua…Teane Le Besque
L’apparecchiatura è spartana al fine di permettere ai bicchieri di trovare il loro giusto spazio…ed anche alle bottiglie…stasera il vino scorrerà a fiumi… già lo so… e sarà del migliore in assoluto… anche questo con Patrick è certo!

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1) Dopo l’immancabile aperitivo con champagne, accompagnato da noccioline wasabi e salami di montagna della loro zona,  ci accomodiamo a tavola….e apriamo le danze con un Borgogna Vieilles Vignes del Domaine Prieure Roche … a temperatura ideale della vinoteque 15°C …servito con “soupe glacee de pasteque” , avete letto bene…zuppa di anguria con
Peperoncino di Espelette e gamberi crudi,  il tutto con un goccio di panna sifonata…
La fine del mondo… dolce e salata si sposano in un’armonia di sapori freschi ideali per una serata estiva.
2) arrivano le uova di quaglia alla yucatan (su salame chorizo) e verdure miste condite con fleur de sel…le verdure sono eccezionali e questo tipo di cottura ne esalta tutte le qualità

 

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3) adesso è la volta del cabillaud con foie gras, che sarebbe del baccalà portoghese,  la ricetta si chiama “piccata de cabillaud en demi-sel au foie gras et herbes” ed è del pesce con tantissimo prezzemolo messo come se fosse una scaloppina con del foie gras

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4) melanzane grigliate con mozzarella e pesto con filetti di anatra grigliati e funghi giapponesi Shiitake (caramellati con il foie gras)+salsa agrodolce che formerà un caramello (da urlo!!!!)
5) e per finire, come da manuale,  i formaggi : caprice, gruyere, caprino erborinato, serviti con vino bianco della Cotes du Jura  del  Domaine de la Petite Marne che ricordava uno  sherry invecchiato
Alla fine macedonia di frutta con gelato artigianale al gusto di  rosa…e la mitica Fine di Borgogna della Romanee-Conti da degustare con sigaro cubano Partagas Short.

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Il tutto accompagnato per l’occasione da spettacolari fuochi d’artificio…visto che il 1 agosto è la festa nazionale svizzera…i fuochi in una serata così sono stati quasi romantici…un clima perfetto…una cena perfetta…un’accoglienza sublime…mezzi alticci siamo andati a letto….la mattina alle 6 dovevamo ripartire e lasciare i nostri amici cari….

La mattina Alberto ci ha preparato un caffè al volo e come al solito ‘telefonami appena arrivi’ retaggio delle nostre abitudini…quando uno sta bene anche l’altro sta bene…poi magari non ci sentiamo per qualche mese..ma siamo fatti cosi….sorrido e lo abbraccio…sono certa che anche la prossima volta sarà una festa vederci…a Ginevra… in Italia da noi,,, o in qualche altro posto dell’Europa come spesso ci è capitato di ritrovarci… ma il luogo ha veramente poca importanza..tutto è sempre una festa… quando c’è tanto tanto bene… tutto è sempre magnifico…

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