Domenica …ricordi …fotografie…e … RE CAKE 3

Ci siamo….ecco la mia re cake 3…aspettavo trepidante questo momento…mi piace troppo l’atmosfera che si respira..dall’attesa..all’ideazione….alla preparazione…c’è un tempo per tutto quanto…anche e soprattutto della condivisione e della complicità…

Conoscete gli ideali che muovono le fila del gruppo

https://coccolatime.wordpress.com/2013/10/23/re-cake-treccia-integrale-con-confettura-di-pere-al-caramello-e-cannella/

conoscete anche come vivo una ricetta…

https://coccolatime.wordpress.com/2013/11/22/re-cake-2-cream-chocolate-and-salted-caramel-tart/

questa è la mia re cake 3…

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Sabato sera..in autostrada…anche la macchina è un modo come un altro per parlare…

Luci al neon …radio in sottofondo…si dormicchia…si parla …qualche telefonata ogni tanto…

Esordisco sinuosa…’domani mattina vi va di fare colazione assieme?? ho giusto giusto una ricettina per voi…’

Ovvio ..li conosco come le mie tasche…curiosi come scimmie…partono le domande…ed io trionfante dico ‘SWEDISH CINNAMON ROLLS’

E cosi mi trovo ad impastare alle 1 di notte…e ad aspettare mezz’ora di lievitazione…profumo che invade la cucina e la sala…ne vale la pena…

Al mattino spremuta di arance fresca…tè…caffè e latte crudo tiepido….e caldi caldi i miei cinnamon…

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Non credevo che avere tempo volesse dire dare spazio ai ricordi e alle risate …alla complicità….riguardare le fotografie…eh si perché anni fa stampavo dalla compattina…ed esistevano ancora gli album…

Come un brainstorming partono i ricordi…parole chiave…emozioni…flash back….come in un film..il NOSTRO…

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ristorante dell’OperaKallaren  ..  compleanno di mio marito nel 2008…. mio figlio col papillon…la magia di quella sera non ce la siamo mai dimenticata…all’epoca c’era un chef italiano dal nome ridondante…una cena raffinatissima…donne del nord che ridono …uomini impacciati nei loro vestiti pseudo eleganti…la stilografica per il centenario di Puccini…color rubino…regalo pilotato per mio marito…

Stoccolma..io la amo…ci siamo stati diverse volte…e tutte le volte mi perdo fra la città antica e quella nuova…fra le orchidee alla finestra..fra le candele e l’architettura minimalista che adoro…

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Una volta assaggiati i nostri cinnamon….partono ricordi del nostro Natale 2010 a New York…mi ero dimenticata che all’epoca avevo acquistato da Sonoma  ..dei piccoli ricordi per muffin ..e li ho usati adesso per i miei cinnamon…mio marito li ha subito riconosciuti…stelline natalizie di zucchero…stecchini con simboli del natale…e cartine increspate per adagiarli sopra…ci ho aggiunto delle perline argentate..mi fanno tanto magia del natale…forse sono un po’ troppo AMMERICANI…ma li ho adorati cosi densi di ricordi..

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Per chi non conoscesse Sonoma…vi consiglio di andare a visitare il sito…e se ci andate ricordatevi che è vicino al Central Park..è il paradiso di noi food blogger….ve lo posso garantire … non rimarrete deluse!!!

Mentre parlavamo e parlavamo i nostri cinnamon finivano…inesorabilmente…e aiutoooooooooooo avrei dovuto fotografarliiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii….vabbè ne ho salvati giusto qualcuno….li finiremo domani mattina riscaldati in forno….

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Ecco la RICETTA.…il cardamomo…è s t u p e n d o… e ci sta da dio….per non parlare della salsina di burro fuso zucchero e cannella….l’ho assaggiata col dito….come si usa fare con le cose troppo goduriose… se le assaggi con le posate non sanno di nulla…e poi leccarti le dita e socchiudere gli occhi è il massimo del piacere libidinoso…ve lo consiglio…

SWEDISH CINNAMON ROLLS

165 ml latte

4 gr di lievito disidratato

35 gr di zucchero

un pizzico di sale

i semi di 7 capsule di cardamomo

50 gr di burro morbido a temperatura

135 gr di farina 00

135 gr di farina manitoba

Farcitura:

35 gr di burro

30 gr zucchero

1 cucchiaino di cannella grattugiata

Spennellatura:

1 uovo

un goccio di latte

granella di zucchero

(dosi per 15 cinnamon)

Fai intiepidire il latte e e versalo nella ciotola con il lievito, affinché si sciolga.

Aggiungi lo zucchero, il sale, il cardamomo tritato  ed il burro.

Versa le farine, un po’ alla volta.

Lavorate l’impasto per 5/10 minuti.

Fatelo lievitare per almeno mezz’ora coperto da un canovaccio.

Ho usato la macchina del pane per l’impasto e, soprattutto la lievitazione.

Quando sarà lievitato, forma un  panetto rotondo e con il matterello e crea un  rettangolo dello spessore di  ½ cm circa.

Ora versa il ripieno.

Iniziate con il burro, poi lo zucchero e la cannella e lasciate un bordo di circa 1 cm.

Io ho mescolato il tutto in una ciotola, creando una cremina, che poi ho steso sulla pasta.

Arrotola il rettangolo e taglialo ottenendo, quindi, delle “girelle” spesse circa 1,5/2 cm.

Metti i rolls nei pirottini e fai lievitare per 30 minuti sotto un canovaccio.

Riscalda il forno, statico,  a 225°.

Spennellate i rolls con l’uovo sbattuto leggermente con un goccio di latte,  e versa le codette di zucchero.

Inforna per circa  10 minuti.

Togli i rolls dai pirottini e falli freddare.

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 Alla prossima re cake….

Una zuppa confortante di miso… in una fredda serata sul Reno

Dicembre 2012…fine settimana a Dormagen (Germania) per  LA  gara di mio figlio …la più importante a livello mondiale… tensione alle stelle… ti ripeti che è la sua vita e non la tua… ma lo stomaco si stringe in una morsa ugualmente…io e mio marito in hotel a Dusseldorf..  mio figlio con la nazionale italiana  in un altro albergo…

Mattina presto…freddo pungente sulle guance…nevischia…silenzio in auto..parcheggiamo la macchina e prendiamo un caffè lungo…ci scaldiamo con quello….

bizzi

Inizia la fase pre-gara…non guardo dove sia mio figlio….e parlo con un’altra mamma italiana…del più e del meno..nessuna delle due fa cenno alla gara..è cosi che funziona…è un rituale al quale ti attieni…non dici mai tutto quello che hai dentro…potresti essere fraintesa..e poi c’è competizione..inutile prenderci in giro..

Allenatori che si avvicendano…ragazzi con i visi tirati …gli occhi attenti…la concentrazione è massima…inizia il rumore delle sciabole che sbattono fra di loro…sono anni che continuo a non capirci nulla nelle regole di questo sport…

Organizzazione perfetta…è inutile i tedeschi in queste cose sono davvero bravi…

Si mangia durante la gara come si può…ne abbiamo visti di palazzetti…sicuramente più mio marito di me..ma adesso siamo qui…fa freddo…anche se il palazzetto è riscaldato…cemento per sedia…i classici gradoni dei palazzetti…di tanto in tanto urla di vittoria…urla di sconfitta…poi silenzio….nella scherma.…la platea non tifa..non  urla… sta in silenzio e  soffre…e’ come una partita a scacchi che viene giocata  in pochi secondi… dipende dalla clemenza  o meno dell’arbitro…

Mio figlio è emozionato …è la sua prima gara importante da juniores…e tutto è nuovo…non è spaesato…ma è teso

Quando usciamo dal palazzetto è buio…mio figlio non è andato male… ma nemmeno bene… se l’è giocata… deve crescere e migliorare…ma questo lo sa bene anche lui…lo salutiamo..e andiamo spossati al nostro hotel…

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Il tempo di riposarci un momento e andiamo a cena …abbiamo dovuto prenotare la sera prima..il ristorante era strapieno… strano…

Quando scendo capisco il perché…fuori sta nevicando…il ristorante dell’hotel Hyatt ha solo vetrate sul Reno.. e l’unica fonte di luce sono alcune abat jour e candele sui tavoli…STUPENDO…

Ci sediamo…e arriva la cosa più confortante che abbia  mai mangiato…LA ZUPPA DI MISO…

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In quel preciso istante tutto assumeva una luce diversa…tutto aveva un sapore diverso…e tutte le tensioni negative sparivano per far posto a sensazioni di calore e benessere…il brodo di miso in quel contesto…era un maglione caldo in una sera d’autunno…

Fuori continuava a nevicare sul Reno..ma io non avevo freddo…stavo bene…e la gara in quel preciso istante era lontanissima da me…tutto tornava ad incastrarsi perfettamente..tutto riprendeva la giusta collocazione ..e la gara ..era una semplice gara..qualsiasi fosse stato il risultato…tutto era ridimensionato alla giusta realtà ed importanza…

Il brodo di miso…l’ho trovato raffinato  nella sua semplicità…l’ho riproposto a una cena con amici ed è stato apprezzato tantissimo..caldo confortante dona tepore…altre volte è capitato di cucinarlo per cena…e tutte le volte mi ha riscaldato…e rievocato quella sera a Dusseldorf…con la neve e il Reno…alla sola luce della candela sul nostro tavolo…

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ZUPPA DI MISO

RICETTA (Dosi per due persone);

E’ un piatto giapponese a base di miso (un condimento a base di semi di soia e altri cereali, come orzo o riso, fermentati attraverso l’azione di un fungo). La pasta ottenuta da questa trasformazione si lascia poi fermentare ancora in acqua salata. Il miso ha un sapore deciso e abbastanza salato: nella cucina giapponese viene usato per insaporire varie pietanze. Per la zuppa o brodo di miso ho usato carote, cipolline bianche, zenzero, olio di sesamo, funghi champignons (ma servirebbero funghi enoki o shiitake), spinacini freschi sminuzzati, 2 cucchiai di miso di riso (è più delicato rispetto al sapore di quello d’orzo), 125 gr di tofu scolato e tagliato a dadini, tamari (due gocce ). Queste sono le dosi per due persone.

Scalda l’olio di sesamo in un wok e soffriggi le cipolline bianche tagliate in diagonale sottilmente.

Aggiungi la carota tagliata a striscioline e dopo averla fatta saltare per qualche secondo, aggiungi i funghi e gli spinacini fino a che non appassiscono.

Togli il tutto dal wok e metti in due ciotole.

Prendi 600 cc di acqua e porta ad ebollizione. Quando l’acqua bolle prendi una ciotolina e mettici il miso con un po’ d’acqua calda al fine di scioglierlo.

Io lo filtro con un colino prima di aggiungerlo all’altra acqua .

Tagliare a dadini il tofu e scolarlo. Aggiungere il tofu alle verdure nelle due ciotole o scodelle.

Ricopri con il brodo di miso. Aggiungi tamari o salsa di soia e servi immediatamente.

N.B. La ricetta è stata tratta dal ricettario ‘Lunedi senza carne’ Ed. Luxury books e dal blog Giallo zafferano. Ho fatto un mix. Il bello della zuppa di miso è che potete variarla a vostro piacimento, e infatti in giro ne trovate di tutti i tipi. Le verdure possono essere tranquillamente sostituite a vostro piacimento. Io per casa mia la faccio con le verdure che ho a disposizione in base alla stagione. Attenzione a salare!!! Assaggiate prima!

Con questa ricetta partecipo alla raccolta di DOLCIZIE e IK FIOR DI CAPPERO

Una coccola in compagnia

Domenica scorsa siamo andati a Campagnatico (Grosseto) in occasione di un evento importante…

la ricorrenza dei pannelli solari (niente di che..un piccolo appezzamento di terra) che mio marito ed un suo amico storico hanno creato… credendoci contro tutto e tutti..soprattutto  contro la burocrazia italiana..

Ce l’hanno fatta..credendo in energie pulite per i loro figli…lasciando un testimone della loro civiltà ..della loro onestà… intellettuale e morale…

Festeggiavamo insieme agli altri amici partecipi del progetto e ai nostri figli grandi..che per l’occasione sono venuti anche loro sensibilizzati dall’evento ‘importante’… si sono sentiti investiti nel futuro… il loro!! E per la prima volta ho visto due giovani uomini ..con i loro sogni, ma anche con le loro certezze…ho sorriso osservandoli..da piccoli erano cosi diversi…ma avere 18 e 19 anni..li accomuna quel senso di ‘onnipotenza’ che solo a vent’anni possiedi..quando tutte le possibilità della vita si aprono davanti a te come un ventaglio… pronte a coglierle…

Non torneranno mai più quelle possibilità e soprattutto quell’energia di credere che il mondo è lì per te..e che puoi possederlo..farlo tuo…pronti a tuffarsi nelle loro esperienze universitarie…fra dubbi e certezze…hanno la consapevolezza delle loro possibilità..

 Abbiamo festeggiato due ere diverse..e mi ha fatto uno strano effetto..in fondo era solo ieri l’altro che mi sentivo in quel modo..ho solo diverso l’aspetto fisico…i capelli..e un po’ meno energia..ma i pensieri …me li ricordo tutti come se fosse ieri….

Un sorso di vino fresco …respiro profondamente….

Sono felice che nostro figlio sia fiero di suo padre…sia fiero dei suoi 18 anni..sia fiero di se stesso…

Adesso è il suo tempo…

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Stupendo panorama immerso nelle colline.. la zona brulla e verdeggiante crea un contrasto talmente bello che la natura la fa da padrona in questi luoghi…è la toscana…con le sue colline..i suoi vigneti!

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Abbiamo preso l’aperitivo alla CANTINA PIEVE VECCHIA, una cantina modernissima..con vetrate che ti immergevano direttamente  nei vigneti. Abbiamo visitato la cantina…

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E degustato l’aperitivo con grissini e focaccia casalinga utilizzando l’olio della tenuta.

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  Tramonto spettacolare..…inseriti in un panorama mozzafiato..sorseggiando del vermentino fresco…mi son dimenticata di tutto …ed ho assaporato quella serenità che solo la natura sa donarti…

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Dopo siamo andati a cena in paese..un piccolo paese arroccato e scavato nelle colline: Campagnatico.

La Locanda del Glicine è un posto delizioso… ha un fascino discreto e a modo suo elegante…  all’entrata un rigoglioso glicine e tutti gli accessori della mise en place sono rigorosamente dipinti a mano con il simbolo del glicine… le portate sono molte e mignon (come piacciono a me) servite con gusto e seguendo le regole dello sfruttamento del luogo…quindi tutti alimenti a km zero…verdure, carne, farine, olio, pasta, ecc. tutto selezionato delle migliori qualità del territorio grossetano.

Gli antipasti sono stati serviti con dei piccolissimi fiori di malva e di altre erbe : deliziosi e romantici. Lo chef Daniele ci è venuto a salutare personalmente, l’ho trovato molto cordiale e ho apprezzato che sia venuto a conoscerci.

Per vostra fortuna non avevo portato la macchina fotografica  al ristorante e quindi vi metto il link della cantina e del ristorante (i proprietari sono gli stessi della cantina e della locanda) , magari qualcuno può essere interessato

….chissà..mai dire mai…se passerete da quelle parti..fatevi coccolare con i fiori dello chef Daniele , con i prodotti della zona cucinati sapientemente ad arte  e con i magnifici paesaggi toscani….

Alla prossima coccola…