Crostata di fichi e rosmarino: re-cake #11

Vi scrivo la mia re-cake autunnale in questa domenica mattina serena… con il sole che entra caldo dalle finestre… io e mio marito abbiamo fatto colazione sul nostro terrazzino…circondati  dai vasi di cotto con le erbe aromatiche e con la piantina di fragole che continua a fiorire… in fondo si vive un pò anche per questo no? e finalmente ho  il tempo per raccontarvi di questa torta n.11…. che volevo assolutamente realizzare ..CON IL CESTINO!!!!

OK OK

ero andata in fissa…e contro le congiunzioni astrali più negative e con l’aiuto e le dritte della magica Sandra sono riuscita nel mio intento!!! Volevo questo dolce soave per la fine di una cena che parlava di autunno a base di funghi della nostra Garfagnana…. Una cena di inizio autunno ….con il ricordo ancora vivo della pelle calda di sole , i capelli intrecciati di sale e l’aria sfumata e colorata del tramonto sul mare… Questa torta è una torta di passaggio…dalla stagione estiva a quella autunnale…una torta profumata e colorata delicatamente…resa originale da quel tocco di caprino che la rende unica… ok ok 10   Ho faticato per trovare gli ultimi fichi…insistendo con il contadino che forse qualche fico c’era ancora sugli alberi …nonostante le ultime piogge … ho tartassato Sandra …che mi ha dato dritte e prestato il suo materiale da maestra pasticcera…e con  i suoi segreti svelati  tutto è diventato più facile e accessibile…   ok ok 9 Per il manico ho usato l’ingrediente a scelta…visto che la pasta era troppo friabile e non ha resistito in forno …avevo provato intersicando due coppapasta ..ma niente!!! allora ho usato il cioccolato plastico …che nemmeno sapevo esistesse…si lavora in modo elastico e in questo caso avvolgendolo e dandogli la forma intrecciata del manico di un cestino…di solito viene usata per le specialiste del cake design…ho formato una treccia con tre piccoli filari… ok ok 7 Per il resto ho usato tutti gli ingredienti della ricetta alternando la polpa dei fichi caramellati col rosmarino …..alla crema del ripieno …ai fichi freschi tagliati sottilmente formando degli strati all’interno del guscio della crostata… ok ok 4 esternamente alla base ho usato una PUNTA RIGATA , con la saccapoche, per dare degli sbruffi di crema (raffreddata in frigo precedentemente e lavorata a mano per renderla più solida) e dare il senso del cestino…c’è una tecnica per rendere più facile questa operazione con il beccuccio…e se sarete imprecise viene bene ugualmente basta dare il senso della rigatura …ovviamente io ho fotografato la parte venuta meglio  😛 quella che mi ha fatto vedere come esempio la maestra ….la mano ferma e dosare la crema con il saccapoche non è il mio forte!!! ok ok 8 sempre con la saccapoche ho dato ordine alla crema … mi è piaciuto dare un motivo composto e curato dove poter adagiare i piccoli fichi..ultimo regalo della stagione…. i fichi e il rosmarino fiorito hanno dato il tocco finale… ok ok 6 Con lo stesso impasto ho creato dei piccoli biscottini a forma di foglia…e li ho messi intorno per formare l’idea di un cestino dolce e pieno di leccornie… ok ok 3 Visto che temevo fosse difficoltoso tagliare il cestino per la mia cena….ho fatto 4 piccole crostatine…dove all’interno ho messo la polpa di fichi caramellati e sopra la crema goduriosa .. molto più comode da servire…e se qualcuno avesse voluto il bis ..il cestino era in mezzo al tavolo pronto per essere tagliato per tutti i commensali… ok ok 2       CROSTATA DI FICHI E ROSMARINO (da http://www.feastingathome.com)
Per la crostata:
112 gr di burro a temperatura ambiente
57 gr di zucchero
1/2 cucchiaino di sale
150 gr di farina
1 rosso d’uovo (grande)
Per il ripieno:
fichi maturi, tagliati a spicchi
3 cucchiai di zucchero di canna
3 ramoscelli di rosmarino
225 gr di mascarpone
110 gr di formaggio di capra (a temperatura ambiente)
62 gr di yogurt greco bianco
1 cucchiaio di zucchero
37 gr di miele  
Per la crostata:
-Nell’impastatrice  lavora il burro con lo zucchero finchè non diventerà cremoso.
-Aggiungi la farina e lavora finchè non sarà completamente incorporata.
-Aggiungi il rosso d’uovo e continua a lavorare a bassa velocità. -Forma un palla e avvolgila nella pellicola trasparente; metti in frigo per un’ora.
-Trascorso il tempo togli dal frigo e lascia che si ammorbidisca.
-Infarina la tavola ed inizia a stendere la pasta.
-Metti la pasta nella teglia che avrete scelto e fate cuocere a forno caldo per 30/35 minuti a 180°C.
Per il ripieno:
•Metti i fichi tagliati  a quarti) su di un foglio di carta forno e spolverizzateli con una generosa quantità di zucchero di canna e qualche ago di rosmarino.
•Grigliali finchè lo zucchero non inizierà a caramellizzarsi, ci vorranno circa 10 minuti
•In un mixer unisci il mascarpone con il formaggio di capra e lo zucchero e lavorali finchè non sarà cremoso. A MANO!!!!
•Aggiungi lo yogurt ed il miele.
•Lavora finchè il tutto non sarà ben amalgamato.
A questo punto dentro il guscio della crostata crea degli strati alternandoli e che si ripetono:
1) fichi caramellati tagliati sottilmente
2) polpa di fichi freschi
3) il ripieno cremoso di caprino, mascarpone, yogurth , miele e zucchero.  
Con questa ricetta partecipo a re-cake 11

locandina re-cake settembre 2014

Ringrazio Sara , Elisa, Miria, Silvia e Silvia  per gli stimoli e l’organizzazione impeccabile….

re-cake wants you

Pasta, amicizia e… fantasia

Un venerdi qualunque delle vacanze natalizie… un giorno grigio…fuori piove ininterrottamente… nebbia… umido addosso… sulla pelle… nelle ossa… ‘avrei bisogno di un aiuto…devo fotografare e con gli impasti non sono il massimo…’…. ‘Arrivo domani mattina sul tardi….chiedo a  mia madre la macchina per la pasta’

E’ Cristiana … lavora in banca…persa fra i doveri ..la casa… la famiglia… sogna di pasticciare in cucina… una cuoca superba!!!

Lei proviene da una zona di Lucca dove si respirano ancora le tradizioni…suo padre è andato nel bosco a raccogliere pungitopo e rami di abete per il Natale…fare la pasta o il pane è un ‘fare’ quotidiano…antico…un rituale…sua madre dal cellulare ci detta le dritte principali….

Luce accesa in cucina….4 farine diverse… uova… patate… piano completamente vuoto per poter impastare… vetri appannati… e fuori continua a piovere…. ma non ci accorgiamo di niente… chiacchieriamo… le farine sono le nostre protagoniste… quanti etti? Che dici?…olio??… di quello buono…. quello nostro toscano…

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Cristiana ha ben chiaro di cosa ho bisogno… si ferma per non far venire le foto mosse… si preoccupa se non ho luce… riflette sull’uso importante dell’olio… sull’elasticità della pasta… sull’utilizzo di sole farine integrali…

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Alla fine è stato un ritrovo… e all’ora di pranzo…io. lei, sua figlia e mio figlio… al tavolo… in sottofondo John Legend… candele accesse… risate… e chiacchere… come se il tempo fosse tornato indietro… a degustare i tre tipi di pasta…con i tre tipi di condimento diverso..un bicchiere di Mateus per rallegrare il tutto…

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Ecco i nostri esperimenti….

Le farine biologiche usate sono 4:

          Farina di grano saraceno macinato a pietra (senza glutine)

          Farina grano tenero 0

          Farina di grano tenero integrale macinata a pietra

          Farina di farro integrale macinata a pietra

Le paste sono 3:

          Gnocchi

          Tagliatelle

          Maltagliati

I condimenti usati sono 3:

          Spinaci novelli , ricotta e pinoli tostati

          Tris di cavoli e  pinoli tostati

          Pancetta dolce e rosmarino

Olio : monocultivar Leccino, della zona di Pietrasanta

Abbiamo deciso di abbinare i 3 piatti con i suoi condimenti in base al tipo di pasta diversa.

 

1) GNOCCHI  con Spinaci novelli , ricotta e pinoli tostati

Prendete 600 gr di patate lessate con la buccia e del sale. Passate allo schiacciapatate quando l’impasto è quasi freddo e aggiungere 1 uovo +sale+olio 1 cucchiaio+la farina che ‘prende’  affinchè l’impasto risulti morbido ed elastico allo stesso tempo. Dividete l’impasto in tanti filoncini dello spessore di 3 centimetri circa e iniziate a tagliare i vostri gnocchi riponendoli su un vassoio infarinato. Infini praticate delle rigature (importanti per il condimento) facendo roteare lo gnocco sui rebbi di una forchetta.

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Far riposare circa 15 minuti gli gnocchi e cuocerli  (non oltre questo tempo)in acqua abbondante salata con un cucchiaio di olio e del sale. Scolateli quando saliranno a galla.

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Condimento:

far saltare in padella con  olio extravergine di oliva gli spinacini novelli e salate con  fleur de sal. Quando saranno appassiti aggiungere ricotta fresca . Far saltare i pinoli e tostarli.

Note: abbiamo scelto questo sughetto leggero e cremoso perché ben si adattava allo gnocco integrale.

Come farina abbiamo usato un mix delle 4 farine integrali .

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2) TAGLIATELLE con tris di cavoli e pinoli tostati

2 etti di farina 0

1 etto di farina integrale

1 etto di grano saraceno

1 etto farina integrale

5 uova (un uovo per etto di farina)

2 pizzichi di sale

2 cucchiai abbondanti di olio

Impastare 15 minuti con forza fino a che la pasta diventa liscia ed elastica assieme.

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Se le uova non bastassero ad amalgamare la farina aggiungete un cucchiaio o due di acqua e lasciatela riposare qualche minuto sulla spianatoia quindi dividetela in pezzi e stendete la sfoglia con la macchinetta, dapprima grossolanamente e poi via via sempre più sottile e liscia. A questo punto, lasciate asciugare la sfoglia per qualche minuto: una volta asciutta, arrotolate ogni sfoglia su se stessa e tagliatele a fettine larghe 1/2 centimetro.
Noi abbiamo usato la macchinetta per farle perfettamente uguali.

Allargate le tagliatelle sul un vassoio infarinato e fatele riposare almeno 1 ora. Noi le abbiamo buttate dopo qualche minuto ed erano ottime!!!!

Condimento:

Saltare in padella le rosette di broccoli+rosette di cavolfiore+rosette di cavolo romano con aglio (tagliuzzato finissimo) e olio toscano, con sale e pepe. Cuocere e schiacciare con la forchetta . Tostare i pinoli e aggiungerli al condimento finale.

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3) MALTAGLIATI  con pancetta dolce e rosmarino

2 etti di farina 0

1 etto di farina integrale

1 etto di grano saraceno

1 etto farina integrale

5 uova (un uovo per etto di farina)

2 pizzichi di sale

2 cucchiai abbondanti di olio

Impastare 15 minuti con forza fino a che la pasta diventa liscia ed elastica assieme,

sbattendola ogni tanto sulla spianatoia per renderla più elastica; una volta finito di impastare il vostro panetto di pasta, fatelo riposare almeno mezz’ora  avvolto da una pellicola trasparente . Poi stendete con la macchina  l’impasto tagliato a pezzi grossolanamente. Ricordatevi di infarinare il piano per fare in modo che la pasta non si attacchi. Una volta creata la sfoglia tagliare grossolanamente a quadrotti irregolari e lasciare riposare su un vassoio infarinato distanziati fra di loro.

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Potete ben notare che abbiamo usato lo stesso impasto delle tagliatelle.

Ma i maltagliati hanno dato una resa diversa….più sottili abbiamo deciso di condirli con un semplice sughetto a base di olio buono e rosmarino del mio giardino e della pancetta dolce saltata nell’olio.

Condimento:

far saltare la pancetta con l’olio e aggiungere del rosmarino fresco.

 

 

NOTE (per tutte le ricette):

Mettere dell’olio nell’acqua della pasta..SEMPRE!!!

Condimenti a base di verdure stagionali semplici per esaltare il gusot della pasta e la velocità di esecuzione. Adatti ad essere preparati mentre la pasta riposa. Noi eravamo avvantaggiate ..essendo in due..io preparavo i sughetti e fotografavo Cristiana impastava…

Il condimento più azzecato è stato quello dei maltagliati con pancetta e rosmarino….il sapore corposo delle farine integrali ben si sposa con l’olio e il retrogusto del rosmarino e della pancetta.

Il giorno dopo con i maltagliati e le tagliatelle avanzate ….. ho scongelato del pesto estivo…e l’ho usato per il condimento…buono..fresco…ma la pasta integrale in inverno….non si sposa perfettamente con questi gusti freschi estivi….forse sono solo preconcetti…ma il top è rimasto il condimento con la pancetta dolce e rosmarino!!!

 Con queste ricette partecipo al progetto editoriale EXTRAricette

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della casa editrice Cinquesensi  nella sezione EXTRApasta

Castagnaccio con noci, scorze d’arancia e rosmarino del mio giardino….

Questa è una ricetta tipicamente autunnale…

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 Mi piace questo momento…mi piacciono i colori che sono attorno a me, mi piace l’aria più pungente che si fa strada durante la giornata, mi piace questo cielo grigio, mi piace tornare con il plaid sul divano.

 Piccoli  rituali che mi  confortano e rassicurano…

Come questa ricetta, che sa di antico…della mia toscana… di sapori della mia infanzia….

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Ecco a voi un po’ di notizie…

Il castagnaccio, localmente conosciuto come neccio, baldino, ghirighio, toppone, migliaccio o patona, in base alla sua consistenza,   è una torta di farina di castagne tipica delle zone appenniniche di Toscana e Liguria. Si tratta di un piatto tipicamente autunnale, ottenuto con farina di castagne, acqua, olio extravergine d’oliva, pinoli e uvetta, con le consuete varianti locali che prevedono l’aggiunta di altri ingredienti, tra cui rosmarino, scorze d’arancia, semi di finocchio o frutta secca.

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Il castagnaccio è il tipico cibo da strada, anticamente era la merenda degli scolari. Il venditore girovago si piazzava davanti alla scuola all’ora della campanella e la distribuiva. Il castagnaccio è di origine contadina ed è un piatto povero, in quanto la castagna si raccoglieva facilmente e quindi poco costosa e nutriente.

Le prime notizie di questo dolce risalgono al 1500 e pare sia stato ideato da un certo Pilade da Lucca, a partire dall’800 si arricchisce di uvetta e pinoli e si diffonde nel resto dell’Italia.

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Accompagnamento ideale del castagnaccio sono la ricotta o il miele di castagno, il vino novello, o i vini dolci come il vin santo.

Io spesso lo accompagno con del passito di Pantelleria, che adoro particolarmente.

Ma passiamo alla ricetta…..

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RICETTA

Per 4 persone

250 gr di farina di castagne

30 gr di pinoli

40 gr di uvetta

2/3 rametti di rosmarino fresco

Olio extra vergine di oliva

Sale

Scorza di arancia

Noci

castagnaccio

PROCEDIMENTO

1)      Raccogliete la farina di castagne in una capiente ciotola unitevi un pizzico di sale, 3 cucchiai di olio e, poco alla volta, 3 dl circa di acqua tiepida, versandola al centro e mescolando man mano con una frusta ; se necessario, unite ancora un po’ di acqua , quanto basta per ottenere una densa pastella. Continuate a lavorarla in modo da eliminare tutti i grumi.

2)       Coprite l’uvetta di acqua tiepida e lasciatela ammorbidire per 10 minuti. Ritagliate un disco di carta da forno sufficiente a foderare una teglia di 24 cm di diametro; bagnatelo, strizzatelo e rivestite la teglia, quindi spennellatelo e rivestite la teglia, quindi spennellate il fondo e i bordi di olio.

3)      Accendete il forno a 180°. Versate il composto preparato nella teglia, distribuitevi sopra i pinoli, le noci, la scorza tagliata a dadini piccolissimi di arancia e l’uvetta scolata e asciugata, infine cospargete con gli aghi di rosmarino. Mettete la teglia in forno e cuocete il castagnaccio per 45-50 minuti.

Il castagnaccio a fine cottura deve risultare morbido, di un bel colore bruno e con la superficie percorsa da tante piccole ‘rughe’. Il segreto sta tutto nella qualità della farina. La migliore si trova in vendita in autunno: è impalpabile e di gusto dolce e non richiede quindi necessariamente l’aggiunta di zucchero.

Una variante del castagnaccio è costituita dai cosiddetti necci, piccole frittelle sottili di acqua e farina di castagne cotte sulla brace negli appositi testi di ferro, e gustate da sole o riempite di ricotta fresca. Posso assicurarvi che sono la fine del mondo…

(fonti: Wikipedia e Sale e Pepe)

PicMonkey Collage coccola time

Con questa ricetta partecipo al contest di Colors and Food di Ottobre

e al contest di Menta e Cioccolato

quindi, last but not least, partecipo al contest de Le Beatitudini in cucina