Valencia a Pasqua….sole, sangria e tapas!

Valencia mi ha ricaricata di ‘buena vida’… Sono tornata con un paio di occhiali rosa …pieni di ottimismo e di energia per nuovi progetti… Il cibo, i colori , le luci, il calore della gente mi hanno avvolta di allegria e buon umore… ma la cosa che piu’ mi ha colpito e’ indubbiamente il contrasto antico-moderno di cui la citta’ e’ impregnata…. e cio’ dovuto ad una progettualita’ e voglia di rischiare, mettendo opere moderne in un tessuto di una citta’ antica… e mi chiedo il PERCHE’ cio’ viene fatto in Spagna come in Francia ma molto, molto raramente in Italia?

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                                                                                                      Orto Botanico

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                                                                                               Stazione Nord

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                                                                                               Torres de Serranos

Valencia ha un carattere estroverso, la vita è nelle strade, nelle piazze, sui gradini delle Chiese, nei caffè affollati a tutte le ore.

Abbiamo preso delle tapas con della birra fresca da Sagardi

Ve lo consiglio per il clima chic, accogliente e allo stesso tempo easy che si respira nel locale…camerieri che passano tra i tavoli con vassoi di tapas calde…qui si paga contando gli stecchini di ciò che hai consumato…

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15 17 16 Oppure all’ora di pranzo , baciati dal sole, nella Placa del doctor  Collado a uno dei tanti locali con musica dal vivo , una sangria e un piatto di Patatas a la riojana    1 ©     birra

La cattedrale di Valencia, in stile gotico,  sorge in un luogo che già apparteneva nel passato ad un tempio romano e poi ad una moschea musulmana…

Si narra che il Santo Graal qui conservato sia quello originale…

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Ci siam tornati per Pasqua…per la Santa messa ….è sempre emozionante trovarsi in luoghi diversi con usanze diverse dall’Italia nei momenti delle festività…ricordo la messa nella notte di Pasqua a Notre Dame del 2010…o il Natale del 2011 a New York nella Cattedrale di St. Patrick’s…sensazioni strane e intense per me che ho avuto una famiglia che teneva molto alle tradizioni e alle ricorrenze da passare assieme…

madonna

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  messa Un clima mite ci ha accolto e noi ne abbiamo approfittato per una lunga passeggiata sul lungomare con palme che svettano imponenti e arabeggianti … © …abbiamo pranzato a La Pepica... un venticello ci spettinava dispettoso i capelli…il sole ci accarezzava le guance e un vino bianco fresco con telline per antipasto  e una paella da urlo… ci han fatto godere della buona cucina spagnola…questo locale è caratteristico..obbligatoria la prenotazione…   _DSC0810 _DSC0827 1 _DSC0816 E’ un ristorante storico, frequentato dai Reali di Spagna e, durante il suo soggiorno, da Hemingway…

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  Il contrasto fra i palazzi maestosi bianchi e il cielo azzurro intenso, gli alberi in fiore,ed ancora alberi di arance e limoni, il verde delle palme che svettano imponenti e arabeggianti sulla città, sul lungomare , in periferia.   2 Qui la storia si respira..trasuda da ogni poro della città…

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Valencia, prima dominio Romano, poi Visigoto e Arabo… quante culture prima degli aragonesi…e pensate che nel Quattrocento era una delle citta’ piu’ ricche d’Europa e il suo “rinascimento” mi ha fatto venire in mente quello di Firenze sotto i Medici o di Digione sotto i Valois. Ossia citta’ “minori”, al centro di ricchi scambi commerciali, in cui si creavano corti dove venivano chiamati artisti da tutte le parti d’Europa per celebrare il potere e la ricchezza dei governanti locali

renconada ok © Palacio del Marquès de dos Aguas

Paradossalmente pero’ per Valencia questa fu anche l’inizio della fine: i ricchi banchieri valenciani finanziarono Isabella di Castiglia per il viaggio di Cristoforo Colombo… e la conseguenza fu che dopo la scoperta dell’America, il centro degli scambi si sposto’ dal Mediterraneo all’Atlantico, dando inizio alla decadenza di Valencia…

4 L’esempio piu’ alto dell’arte del periodo e’ la Lonja de la Seta, magnifico edificio civile in stile gotico dove si effettuavano scambi commerciali….. Stupendo! _DSC0113 _DSC0124 Per farmi calare ancora di più nel periodo storico c’era un fotografo con un donna in costume antico ..notate l’acconciatura!!! _DSC0145 _DSC0132 _DSC0134

Una colazione all’ HORCHATERIA DE SANTA CATERINA ve la consiglio..in questa antica pasticceria potrete assaggiare la famosa Horchata, bevanda tipica della città…(a me non è piaciuta) servita fredda con farton spolverato di zucchero a velo e della cioccolata calda con i churros zuccherosi ..(questo mi è piaciuto moltissimo)

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La sera una cena da CASA ROBERTO   ve la consiglio di tutto cuore….abbiamo degustato un iberico alimentato solo a ghiande e tagliato sul momento a mano dal cameriere DIVINO e profumatissimo…e una paella sublime con del Cava soave e fresco, un vino spagnolo fatto con il metodo classico: una bollicina stupenda!

una crema catalana e un liquorino alle erbe artigianale ottimo …

il locale è  arredato con semplicità …sembra più una trattoria media italiana…ma la cucina e la qualità del servizio meritano davvero! anche qui serve la prenotazione….

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Una visita al Mercado Central il cuore pulsante della città…opera degli architetti modernisti Alejandro Soler e Francisco Guardia …l’attrattiva pricipale sono le cupole realizzate in vetro-ceramica e ferro …

se desideri una degustazione  di frutta fresca e di succhi  appena spremuti qui è il luogo adatto…senza contare pesce, salumi, formaggi , verdure di ogni tipo e genere..un tripudio di odori e colori…il tutto accompagnato dall’estrema gentilezza dei venditori….

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 … e poi due cose uniche che non ho visto in nessun’altra citta del Mondo… Prima il parco cittadino, lungo 9 Km creato nel letto del fiume Turia quando nel 1958 e’ stato deciso di deviarne il corso a causa delle continue alluvioni…. pensate che inizialmente avevano pensato di farci un’autostrada!! Poi fortunatamente, dopo la caduta del regime franchista, fu deciso di farci un parco cittadino: ora il vecchio letto del fiume e’ pieno di alberi, giardini, piste ciclabili, parchi giochi, campi sportivi…. insomma uno spazio fantastico di socializzazione nel centro della citta’…. Devo dire che anche la mia Lucca ha uno splendido parco di 4,4 km sulle Mura rinascimentali creato da Maria Luisa di Borbone all’inizio dell’Ottocento, ma quando il parco/passeggiata e’ stata creata, le Mura di Lucca esistevano gia’…. A Valencia hanno deviato un fiume…

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Seconda, la fantastica Citta’ delle Arti e delle Scienze (anch’essa costruita sul letto del fiume Tura) del mitico archistar Santiago Calatrava…. Dire che si tratta di un’opera visionaria e’ troppo riduttivo… Me ne avevano parlato, ma finche’ non la vedi dal vivo non ti puoi rendere conto! Come le cattedrali romaniche e gotiche nel X-XI secolo erano delle imprese fantastiche nella cui costruzione i maestri muraturi e le maestranze impiegavano anche fino a cento anni, questa cattedrale del XXI secolo e’ un insieme di luoghi, palazzi, giardini, musei che una persona normale non potrebbe neppure pensare, non dico realizzare… Molte polemiche hanno coinvolto Calatrava per questo lavoro (..e non solo per questo…) portando la municipalita’ di Valencia quasi al fallimento per un buco da 700 milioni di Euro …

_DSC0529 ok _DSC0585 _DSC0595 _DSC0765   _DSC0769 _DSC0502 _DSC0774   Abbiamo visitato  il Parco oceanografico di Valencia ….sinceramente mi si è stretto il cuore per quei poveri animali costretti in spazi angusti… _DSC0601 _DSC0608 _DSC0658   accattivante lo spettacolo dei delfini… _DSC0722 abbiamo pranzato nel ‘Submarino Restaurant’ immersi in un acquario come pareti…molto suggestivo ed il ristorante è ottimo con menù degustazione abbordabile… 18 10985236_352999048236628_9045722860719525393_n[1]

                                                                                                                                                                                                                                                           Mi son servite le dritte di Giulia e del suo ragazzo Tommaso, scaricate dai loro blog..ai quali ho aggiunto altre dritte della mia amorevole Lucia, medico  e  organizzatrice di viaggi mancata..è perfetta….dai vini tipici…ai cibi particolari…ai posticini chic

Spero di esservi stata utile…. Al prossimo viaggio…

Il bello delle mostre… Picasso, la Spagna e… l’Italia

Le festività appena finite sono state utilizzate per vedere con immenso piacere e rilassatezza le mostre che ci siamo persi negli ultimi mesi… I primi giorni di gennaio sono stati dedicati per una rapida puntata a FIRENZE per vedere la mostra di Palazzo Strozzi su Picasso e gli altri pittori spagnoli di inizio ‘900 intitolata “Picasso e la modernita’ spagnola”

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Come sempre in queste mostre ci sono pochi quadri famosi di autori di spicco e poi molti altri di autori minori. In realta’ e’ proprio questo uno degli aspetti interessanti di queste mostre: ossia venire a conoscenza di artisti che normalmente non ti farebbero soffermare per piu’ di 10 secondi in un qualunque museo…. Insomma, oltre ai Picasso, Dali e Miro’ (tra l’altro sorprendente un giovane Miro’ che a vent’anni…. scimmiotta Van Gogh…), mi hanno colpita i : Juan Gris, Maria Blanchard, Manuel Angles Ortiz che gia’ prima degli anni ’20 avevano interpretato a modo loro la modernita’

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Infatti il filo conduttore della mostra e’ la modernita’ spagnola che si afferma dopo gli anni ’20 del Novecento, quando Picasso abbandona il Cubismo e inizia il percorso di “destrutturazione”

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facendo il precursore a movimenti avanguardisti successivi come il Surrealismo e preparando il capolavoro di Guernica….. a proposito che spettacolo le teste di donne piangenti del Maestro del 1937…

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fino ad arrivare a diventare “antiquato”: ci pensate a Picasso, ormai mostro sacro, antiquato negli anni ’60…?!? E con le diverse versioni de “il pittore e la modella” del 1963, si conclude la splendida mostra… Inutile raccontarvi episodi legati ad un quadro piuttosto che alle passioni amorose di Picasso….le trovate senza problemi visitando il web o leggendo un libro o andando alla mostra stessa… Piuttosto vorrei fare le mie riflessioni su tre aspetti che mi sono venuti alla mente dopo aver visitato la mostra : 1) La modernita’ nell’arte tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo 2) L’influenza del contesto storico-politico per lo sviluppo artistico del periodo in Spagna 3) Il confronto dell’arte spagnola e italiana nel periodo tra le due guerre   Il periodo a cavallo tra il XIX e il XX secolo e’ stato un periodo storico in Europa tra i piu’ lunghi senza guerre; in Italia dalla III guerra d’indipendenza (1866) all’inizio della I guerra mondiale passano quasi 50 anni! In quel periodo di pace abbiamo la seconda rivoluzione industriale, nella pittura in Italia si sviluppa con il mio concittadino Fattori e i macchiaioli, ma nello stesso tempo a Parigi si affermano gli Impressionisti, nasce il cinema con i fratelli Lumiere nel 1885 e la capitale francese si consolida al centro del mondo nel 1889 con l’Expo e raccoglie tutte le avanguardie artistiche: insomma Parigi e’ il centro della “modernita’”. Nel frattempo Freud pubblica nel 1899 “L’interpretazione dei sogni” , si afferma la psicanalisi con relative influenze in tutta Europa e nelle diverse forme artistiche lasciando libero sfogo al subconscio…   (immagine tratta da www.michaelclark.name) Insomma…. si mettono le basi per un grosso salto in avanti nello sviluppo della societa’ europea che vengono fermate solo temporaneamente dalla tragedia della I guerra mondiale: infatti al temine della guerra, nei “felici anni venti”…abbiamo le prime traversate oceaniche in aereo… la modernita’ “scoppia” letteralmente… dando pero’ luogo anche a quei fenomeni negativi che porteranno ai “cupi anni trenta” con la crisi economica e tragedie totalitarie che ci accompagneranno alla seconda guerra mondiale. La mia conclusione comunque e’ che devono essere stati “culturalmente” bellissimi gli anni ’20, in Francia ma non solo, con un fervore intellettuale e una spinta propulsiva incredibile…. e quello che vediamo in mostre come questa e’ soltanto la punta di un iceberg che rappresenta questo fenomeno europeo…

moda parigi anni 20

(immagine tratta da Vogue ) In secondo luogo, focalizzandoci maggiormente sulla Spagna, gli anni ’20 prepararono il terreno per la seconda repubblica spagnola che nasce nel 1931 e poi purtroppo alla guerra civile nel periodo 1936-1939, prima dell’avvento del regime franchista. Ossia la Spagna e’ avanti rispetto agli altri Paesi nella ricerca della liberta’ e negli anni ’20, grazie agli artisti spagnoli emigrati a Parigi come Miro’ e Dali’, nasce il Surrealismo. Negli anni ’30, grazie alla situazione politica repubblicana e forti della loro popolarita’, questi artisti organizzano una grande esposizione a Barcellona in onore di Picasso che viene celebrato come “mito necessario”, seppur non piu’ all’avanguardia come altri… Insomma si crea una coscienza spagnola e si creano le basi per un capolavoro come Guernica, rappresentazione drammatica della guerra civile spagnola

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grazie al dramma si creano delle opere eccezionali come questa, ma sempre come risultato di un percorso di studio e di dialettica culturale… (nella mostra sono esposti alcuni dei suoi studi…che dureranno due anni prima di partorire Guernica).. e comunque prima di questa mostra, non avevo mai focalizzato l’attenzione sulla grandezza artistica e culturale spagnola nel periodo fra le due guerre. In terzo e ultimo luogo…viene da se’ il confronto fra l’arte moderna spagnola e quella italiana dello stesso periodo… Faccio rapidamente il paragone con la pur bellissima mostra sul Futurismo che ho visto quest’estate a New York al Guggenheim…(oltre alla bella organizzazione, devo dire che il luogo aiuta molto…) Mi ricordo che allora conclusi che il Futurismo e’ stato un movimento artistico e culturale MOLTO interessante e che in Italia forse abbiamo sempre messo l’attenzione piu’ sugli aspetti politici negativi… che su quelli positivi di un movimento strutturato e organizzato… che ha dato luogo ad espessioni artistiche originali nei campi della moda, della pubblicita’, dell’architettura piu’ che nella pittura e scultura…

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…dobbiamo pero’ ammettere che il futurismo non ha mai raggiunto vette artistiche singolarmente degne di essere ricordate… Per non concludere in maniera disfattista e per riscattare il nostro orgoglio italiano, devo citare un paio di alte espressioni artistiche del periodo! Una e’ De Chirico con la sua pittura metafisica Giorgio De Chirico, Le Muse inquietanti, 1917 … e l’altra quella del nostro GRANDISSIMO pittore maledetto  livornese… ossia Modì

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 Ma di Modigliani ve ne parlerò in un post dedicato alla sua mostra a Palazzo Blu a Pisa …un post che vorrei dedicare con il cuore ad un mio concittadino e alla sua vita….e alla mia Livorno di oggi…