Il bello delle mostre… Picasso, la Spagna e… l’Italia

Le festività appena finite sono state utilizzate per vedere con immenso piacere e rilassatezza le mostre che ci siamo persi negli ultimi mesi… I primi giorni di gennaio sono stati dedicati per una rapida puntata a FIRENZE per vedere la mostra di Palazzo Strozzi su Picasso e gli altri pittori spagnoli di inizio ‘900 intitolata “Picasso e la modernita’ spagnola”

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Come sempre in queste mostre ci sono pochi quadri famosi di autori di spicco e poi molti altri di autori minori. In realta’ e’ proprio questo uno degli aspetti interessanti di queste mostre: ossia venire a conoscenza di artisti che normalmente non ti farebbero soffermare per piu’ di 10 secondi in un qualunque museo…. Insomma, oltre ai Picasso, Dali e Miro’ (tra l’altro sorprendente un giovane Miro’ che a vent’anni…. scimmiotta Van Gogh…), mi hanno colpita i : Juan Gris, Maria Blanchard, Manuel Angles Ortiz che gia’ prima degli anni ’20 avevano interpretato a modo loro la modernita’

juan gris

Infatti il filo conduttore della mostra e’ la modernita’ spagnola che si afferma dopo gli anni ’20 del Novecento, quando Picasso abbandona il Cubismo e inizia il percorso di “destrutturazione”

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facendo il precursore a movimenti avanguardisti successivi come il Surrealismo e preparando il capolavoro di Guernica….. a proposito che spettacolo le teste di donne piangenti del Maestro del 1937…

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fino ad arrivare a diventare “antiquato”: ci pensate a Picasso, ormai mostro sacro, antiquato negli anni ’60…?!? E con le diverse versioni de “il pittore e la modella” del 1963, si conclude la splendida mostra… Inutile raccontarvi episodi legati ad un quadro piuttosto che alle passioni amorose di Picasso….le trovate senza problemi visitando il web o leggendo un libro o andando alla mostra stessa… Piuttosto vorrei fare le mie riflessioni su tre aspetti che mi sono venuti alla mente dopo aver visitato la mostra : 1) La modernita’ nell’arte tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo 2) L’influenza del contesto storico-politico per lo sviluppo artistico del periodo in Spagna 3) Il confronto dell’arte spagnola e italiana nel periodo tra le due guerre   Il periodo a cavallo tra il XIX e il XX secolo e’ stato un periodo storico in Europa tra i piu’ lunghi senza guerre; in Italia dalla III guerra d’indipendenza (1866) all’inizio della I guerra mondiale passano quasi 50 anni! In quel periodo di pace abbiamo la seconda rivoluzione industriale, nella pittura in Italia si sviluppa con il mio concittadino Fattori e i macchiaioli, ma nello stesso tempo a Parigi si affermano gli Impressionisti, nasce il cinema con i fratelli Lumiere nel 1885 e la capitale francese si consolida al centro del mondo nel 1889 con l’Expo e raccoglie tutte le avanguardie artistiche: insomma Parigi e’ il centro della “modernita’”. Nel frattempo Freud pubblica nel 1899 “L’interpretazione dei sogni” , si afferma la psicanalisi con relative influenze in tutta Europa e nelle diverse forme artistiche lasciando libero sfogo al subconscio…   (immagine tratta da www.michaelclark.name) Insomma…. si mettono le basi per un grosso salto in avanti nello sviluppo della societa’ europea che vengono fermate solo temporaneamente dalla tragedia della I guerra mondiale: infatti al temine della guerra, nei “felici anni venti”…abbiamo le prime traversate oceaniche in aereo… la modernita’ “scoppia” letteralmente… dando pero’ luogo anche a quei fenomeni negativi che porteranno ai “cupi anni trenta” con la crisi economica e tragedie totalitarie che ci accompagneranno alla seconda guerra mondiale. La mia conclusione comunque e’ che devono essere stati “culturalmente” bellissimi gli anni ’20, in Francia ma non solo, con un fervore intellettuale e una spinta propulsiva incredibile…. e quello che vediamo in mostre come questa e’ soltanto la punta di un iceberg che rappresenta questo fenomeno europeo…

moda parigi anni 20

(immagine tratta da Vogue ) In secondo luogo, focalizzandoci maggiormente sulla Spagna, gli anni ’20 prepararono il terreno per la seconda repubblica spagnola che nasce nel 1931 e poi purtroppo alla guerra civile nel periodo 1936-1939, prima dell’avvento del regime franchista. Ossia la Spagna e’ avanti rispetto agli altri Paesi nella ricerca della liberta’ e negli anni ’20, grazie agli artisti spagnoli emigrati a Parigi come Miro’ e Dali’, nasce il Surrealismo. Negli anni ’30, grazie alla situazione politica repubblicana e forti della loro popolarita’, questi artisti organizzano una grande esposizione a Barcellona in onore di Picasso che viene celebrato come “mito necessario”, seppur non piu’ all’avanguardia come altri… Insomma si crea una coscienza spagnola e si creano le basi per un capolavoro come Guernica, rappresentazione drammatica della guerra civile spagnola

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grazie al dramma si creano delle opere eccezionali come questa, ma sempre come risultato di un percorso di studio e di dialettica culturale… (nella mostra sono esposti alcuni dei suoi studi…che dureranno due anni prima di partorire Guernica).. e comunque prima di questa mostra, non avevo mai focalizzato l’attenzione sulla grandezza artistica e culturale spagnola nel periodo fra le due guerre. In terzo e ultimo luogo…viene da se’ il confronto fra l’arte moderna spagnola e quella italiana dello stesso periodo… Faccio rapidamente il paragone con la pur bellissima mostra sul Futurismo che ho visto quest’estate a New York al Guggenheim…(oltre alla bella organizzazione, devo dire che il luogo aiuta molto…) Mi ricordo che allora conclusi che il Futurismo e’ stato un movimento artistico e culturale MOLTO interessante e che in Italia forse abbiamo sempre messo l’attenzione piu’ sugli aspetti politici negativi… che su quelli positivi di un movimento strutturato e organizzato… che ha dato luogo ad espessioni artistiche originali nei campi della moda, della pubblicita’, dell’architettura piu’ che nella pittura e scultura…

futurismo italiano

…dobbiamo pero’ ammettere che il futurismo non ha mai raggiunto vette artistiche singolarmente degne di essere ricordate… Per non concludere in maniera disfattista e per riscattare il nostro orgoglio italiano, devo citare un paio di alte espressioni artistiche del periodo! Una e’ De Chirico con la sua pittura metafisica Giorgio De Chirico, Le Muse inquietanti, 1917 … e l’altra quella del nostro GRANDISSIMO pittore maledetto  livornese… ossia Modì

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 Ma di Modigliani ve ne parlerò in un post dedicato alla sua mostra a Palazzo Blu a Pisa …un post che vorrei dedicare con il cuore ad un mio concittadino e alla sua vita….e alla mia Livorno di oggi…

Un tranquillo pomeriggio fiorentino…

Ore 13,55 arrivo a Firenze centrale….caos di stranieri….come tutte le estati Firenze si svuota dei fiorentini per permettere a sciami di stranieri di invaderla..fa caldo…quel caldo pesante tipico di Firenze…non ha un bel clima…quello no..ma il solo fatto di respirare un pò della sua aria frizzante mi fa stare bene e mi elettrizza…io amo Firenze…ne sono fiera…ogni angolo mi emoziona….mi sento carica di energia…

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ho il mio zaino con gli obiettivi…la  nikon al collo….le scarpe da sport comode…obiettivo ZONA S.AMBROGIO….mi avvio cercando di fermare l’attimo…la luce…i colori…cammino spedita…

B

ad una fontana mi soffermo….e mi siedo su di uno scalino…incontro Elena..Елена ….vive in Italia….ma è siberiana…odia il caldo…lei nonostante tutto ama il freddo…i suoi -50° della sua terra…’basta sapersi organizzare e vestirsi in modo giusto’ mi dice…suo figlio è rimasto là…mentre ha una figlia nata in Italia…si lamenta ‘non c’è lavoro’…è allegra…e mi piace parlare con lei..

mi fa vedere dove collabora…un negozio vintage dentro una chiesa del 1300…stupendo!!! faccio alcune foto anche se la luce è quasi inesistente….Elena sembra tornare bambina ..è felice di avermi fatto scoprire questo miracolo che si ripete a Firenze..dove l’arte è ovunque…

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attraverso la strada….una ragazza al cellulare..dei piccioni sull’asfalto torrido …

il mercato di S.Ambrogio dona vita a tutta S.Croce…quando arrivo le ultime bancarelle stanno smontando…Piazza Ghiberti ed i suoi bar…le vespe per le consegne…le risate allegre degli ambulanti…una bilancia vintage…un uomo canta mentre carica le sue cassette di frutta sul camioncino…

arrivo da DOLCELAB

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due ragazze…una più bella dell’altra…di quella bellezza interiore…di un fascino unico e personale…mi piace tutto di questo piccolo locale…anche il bagno….una lavagna sotto al banco…

shabby con cenni di moderno/ funzionale e colori pastello ovunque….piccole alzatine …barattoli e bottiglie…pom pom di carta velina…sei nel loro regno….il regno di Francesca e Sara…pasticcere per scelta..per passione …per amore….la loro storia è una storia di un sogno realizzato…di un lavoro che amano…

Francesca architetto …Sara lavorava alla Lindt assieme ad una terza ragazza..si contattano…

stufe della loro routine..decidono di prendere in affitto un locale..Francesca lo aveva già visto…pensato….riadattato per il suo sogno…mollano tutto e partono in questo nuovo progetto ambizioso…ricche dei loro corsi di cake design…e di pasticceria…la loro dolce avventura…

E

Un successo…colore…creatività..buon gusto…voglia di non mollare…di crederci..

per questo motivo ho voluto conoscerle….sapevo che c’era qualcosa che mi attirava verso di loro ma non sapevo che cosa…adesso lo so!!

è stato un pomeriggio troppo simpatico…

accanto a me una biologa …la suocera le aveva fatto per regalo di natale questo corso…

mi piace…e mi trovo subito bene con lei….ridiamo della nostra imbranataggine….ci gustiamo le briciole dei cup cakes…ci lecchiamo le dita per qualche goccia di cioccolato fuso che scende golosa e voluttuosamente morbida

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arrivano tre cupcakes e NO MUFFIN….non sia mai…hanno caratteristiche completamnte diverse..

li scaveremo con un toglitorsolo da mela…li farciremo con del cioccolato e solo uno lo richiuderemo dopo la farcitura…

i cupcakes di dolcelab sono la fine del mondo….dentro l’involucro avvolgente c’è racchiuso sempre una piccola goduria morbida…il resto è frosting…con robiola o ricotta o mascarpone o philadelphia…

H

 

 

crema al burro…ganache al cioccolato..pasta di zucchero…colori per personalizzare il dolcetto..

M

ed ancora cake pops….al cioccolato bianco … abbelliti con stelline di mare e con chicchini multicolori…..deliziosi!!!

F

Arriva la merenda…una coccola…dei  Cookies Americani..

mai sentiti di cosi buoni…burrosi … cioccolatosi….avvolgenti ….perfetti!!!!

accompagnati da aranciata fresca….apprezzatissima..

N

un pomeriggio qualunque di fine giugno…in una Firenze vintage e un pochino retrò e romantica….con tante coccole buone come piacciono a me!!!

con persone interessanti e piacevoli..in una piccola pasticceria quasi parigina e fuori dal tempo…

in una città calda …assolata e maledettamente umida…

noi pasticciavamo con cioccolato fuso…panna e burro…colori e tanta fantasia!!!

per prepararci alle vacanze..al mare…e alla spensieratezza….

Mi raggiunge un’amica blogger….di corsa all’ultimo momento ….appena uscita dal lavoro…è Alice...sono cosi felice di vederla ..ma il tempo è poco….un aperitivo chic in un locale storico di Firenze…chiaccheriamo piacevolmente…di vacanze..di progetti…del blog…e sorseggiamo il nostro aperitivo fresco…su delle poltrone rosso ciliegia…

un piccolo tavolino e una crema salata di mandorle da urlo…

ci rivedremo…è una promessa..e dal suo sorriso dolce intuisco che è la verità….mi incammino verso la macchina e sono serena e appagata…mi sento leggera e sorrido al vuoto

è stato uno splendido pomeriggio…di quelli che ti riempiono dentro…di quei pomeriggi che ti ripeti che sei fortunata ad aver aperto un blog…perchè ti permette stimoli … condivisione…interessi…hobby…fatti di cose semplici,,,autentiche…. oltre lo schermo di un pc

L

 Alla prossima coccola…..parto martedi prossimo…obiettivo New York…e vi porterò con me ….attraverso le mie foto…

ho un obiettivo e un progetto  ‘particolare’ e vi farò una sorpresa!!!