Una crema confortante per RECIPE

Cerca e ricerca….alla fine son caduta su una vellutata …’.e lo sapevo’ direte voi ,che mi conoscete…

Lo so non so resistere….IO AMO la voluttà di una crema…..e un goccio di panna le dona sempre quell’aspetto vellutato e avvolgente…

In autunno e in inverno servitela calda, in primavera tiepida e in estate fredda. La vellutata può essere preparata in anticipo, servita come antipasto, aperitivo o piatto principale.

Con un pò di fantasia può essere arrichita, resa superba o rustica e semplice. Anche come la servirete può cambiare la sua natura poliedrica, potete servirla in una caraffa, una teiera, in tazzine da caffè o in bicchierini, in una ciotola, in una tazza….giocate con i colori delle verdure …sarà una sorpresa per le papille gustative e per gli occhi!!!

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Stavolta ho scelto IL POMODORO….uno di quei sapori che ti si imprimono nella memoria sensoriale…in fondo il cibo è un modo per conoscersi…per capire chi siamo..e quando mangiamo non siamo mai soli…io non mi sento mai sola..alla mia tavola ci sono tutti i sapori dei miei cari… nel semplice gesto del cucinare e poi di mangiare stiamo creando e continuando le storie che costituiscono le nostre vite

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e cosi…la passata di pomodoro mi ricorda la fine di Agosto..alla fattoria dei miei zii..le donne si riunivano nell’aia …un gran chiacchericcio ..risate e allegria… polpa ovunque…rosso vivo che cuoceva lento in pentoloni giganteschi…un odore inebriante nonostante si fosse all’aria aperta…i pomodori venivano liberati del picciolo, lavati, spezzati, inseriti nella macchinetta che,azionata a mano,  separava la polpa dai semi e dalla buccia. La polpa veniva versata in bottiglie di vetro, precedentemente pulite  e poi lasciate a scolare …aggiungevano sale e basilico…In inverno quelle bottiglie diventavano oro…oro della nostra terra e con un filo di olio diventava cibo degli dei…

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Oggi ripeto questo piccolo miracolo alla fine della mia estate…ne faccio pochi barattoli …ma quando li apro in inverno il profumo mi rincuora e mi riporta alla mia estate …al mare..agli amici estivi…alla leggerezza dei vestiti e dell’anima…

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VELLUTATA AL POMODORO

 

400 g di passata di perini estiva

2 patate medie nuove

1 cipolla media

1 spicchio d’aglio

1 mazzetto di basilico

panna acida

sale, zucchero

Olio extravergine

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Affettate la cipolla e mettetela in casseruola con la passata, un pizzico di sale e uno di zucchero, aggiungete le patate nuove, quindi fate cuocere a fuoco basso per circa 30 minuti, poi passate al mixer. . A parte tritate l’aglio con una manciata di foglie di basilico e mescolate alla crema. Servite con un giro d’olio e un cucchiaio di panna acida bio.

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Per questa ricetta ho solo fatto un piccolo cambiamento nel procedimento della ricetta e non negli ingredienti. Ho usato la passata di perini home made estiva. Unico ingrediente in aggiunta : un piccolo cucchiaio di creme fraiche ….giusto per rendere più ‘francese’ una ricetta assolutamente italiana .

Se non conoscete le regole di recipe vi consiglio di leggere e partecipare perchè merita davvero!!! Questo mese ho avuto il piacere di conoscere in modo più approfondito il blog della vincitrice…una chicca!!!

 Con questa ricetta  di Carla Emilia partecipo al ‘The recipe-tionist di marzo’ di Cuocicucidici

marzo2016

Bavarese al pomodoro con gelato allo zenzero

Questa ricetta è nata grazie a Cristina … se non era per lei non mi sarei mai messa alla ricerca di una ricetta dolce con il pomodoro…eppure..facendo ricerche ho trovato grandi chef che si sono occupati di dolci con il magico pomodoro…io ho scelto questa ricetta di Igles Corelli…la trovavo perfetta….con i sapori equilibrati….e non mi sbagliavo!!!

Questo dolce mi ha emozionato…mi son trovata ad ideare la presentazione…a cercare i colori giusti…e la più grande soddisfazione vedere che è piaciuto anche ai due grandi scettici di casa mia…che non si erano nemmeno resi conto che l’ingrediente principale era il POMODORO!!!

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BAVARESE AL POMODORO CON GELATO ALLO ZENZERO

Per 4 persone

Preparazione: 25 minuti più riposo

Cottura : 15 minuti

Per la bavarese

150 gr  di passata di pomodoro Datterino Mediterranea Belfiore

80 gr di zucchero a velo

12 gr di gelatina in fogli

200 gr di panna montata

Burro per imburrare

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Per il gelato allo zenzero

30 gr di zenzero fresco

500 gr di latte intero

5 tuorli di uovo

120 gr di zucchero

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La BAVARESE

Passare la polpa di pomodoro in un colino a maglie fitte, scaldarne metà in un pentolino e incorporare la gelatina ammorbidita in acqua fredda e ben strizzata.

Aggiungere la polpa passata rimasta, lo zucchero a velo e la panna montata. Imburrare 4 stampini monoporzione, riempire con il composto e lasciare rassodare in frigo per una notte.

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Il gelato allo zenzero

Spellare e grattugiare finemente lo zenzero. Portare a ebollizione il latte, aggiungere lo zenzero e lasciarlo in infusione per 30 minuti, coperto. Sbattete i tuorli con lo zucchero, fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso, versare il latte a filo filtrato, continuando a mescolare con la frusta.

Trasferire il composto in una pentola, portare a  82 °C  a fuoco dolce, mescolando con cura per circa 15 minuti, e lasciare raffreddare. Trasferire il composto nella gelatiera o in una vaschetta e mettere nel congelatore per circa 4 ore. Se non si usa la gelatiera, occorre mescolare il composto di tanto in tanto e mixare prima di servire.

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La presentazione

Servire la bavarese di pomodori con il gelato allo zenzero e guarnire, a piacere, con panna montata, meringhe o biscottini.

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Quindi con questa Bavarese al  pomodoro partecipo a DOLCE POMODORO di MEDITERRANEA BELFIORE

Tutto l’oro della nostra terra… verdure sott’olio e passata di pomodoro

Mi piace conservare nell’aria i sapori dell’estate…so che fino alla prossima estate non li gusterò più…e allora li centellino e li gusto fino all’ultimo…

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Questa passione nasce senza dubbio da mio nonno Vito…lui era un contadino…nato e cresciuto nella campagna pisana..da una famiglia di contadini…gran lavoratore..conosce mia nonna Irene che non so perché abbiamo sempre chiamato Velia…mia nonna faceva la sarta del paese…bravissima…devo a lei la mia fantasia e creatività nei vestiti..che lei cuciva espressamente per me fino a che ha potuto..

Mia nonna era ambiziosa… e non voleva vivere in paese… le andava stretto… . voleva la città..e mio nonno che l’amava oltre misura andò a fare l’operaio a Livorno…era un uomo che rideva di gusto…alto…sanguigno…nonostante vivesse in città continuava ad amare la terra…e nel tempo libero nel suo giardino coltivava assieme ai fiori ..pomodori..zucchine..erbe aromatiche…diceva che erano troppo belli in giardino…ed era vero…

peperoni 1Passavo le mie vacanze di bambina nella “fattoria” di famiglia nella campagna pisana… ma non ero rilassata in quel luogo magico…cittadina fin nel midollo era dura convivere con lo stagno vicino ..le rane ..i serpentelli…le vespe….

La fattoria vera era un’altra… era quella di mio zio Vasco…che ospitava tutti noi….mio nonno in cambio lavorava la terra per lui nel fine settimana…nel dietro della casa c’era un orto da paura… con zucche enormi..e anche angurie…melanzane…pomodori di tutti i tipi…insomma qua dallo zio  non esisteva comprare quasi niente tutto si autoproduceva…nella parte adiacente alle cantine …dove in settembre il vino bolliva in enormi contenitori..c’erano gli animali…se pioveva la sera mangiavano le chiocciole in umido…(orrore!!) la mattina la sveglia per gli uomini era alle 4..e quando mi alzavo io loro mangiavano pane e formaggio con un bicchiere di vino….

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Quei sapori io non li ho mai dimenticati…mai avrei immaginato che quei sapori …la risata della zia Alda che gioca a briscola con me…o la pasta fatta in casa della zia Leda…o le polpette di mia nonna….sarebbero rimasti impressi dentro di me…non è facile per me scrivere di quel periodo…di loro non esiste più nulla se non i ricordi sbiaditi dal tempo…i colori dell’estate sono tinti da quei ricordi che riemergono oggi  nei campi sulle colline del Morianese (Lucca)…dove fra frutteti e orto…sento i profumi di quelle estati di bambina…è stata un’infanzia molto triste la mia…anche se ho tanti bei ricordi…ma questi sapori mi rendono serena.,..oggi quando torno a casa con i miei cesti di ‘oro’….sono appagata e so che ho fatto qualcosa di buono per me e per la mia famiglia…io metto sott’olio e non conservo…non mi piace e mi annoia la tecnica di conservazione..io non bollo i barattoli…ecc. ecc. …metto sott’olio per avere un contorno a portata di mano..uno sfizio sempre in frigo…”oro” della mia estate..ma ce lo mangiamo nell’arco di una settimana…anche il sugo di pomodoro…lo congelo in barattoli che poi scongelo nell’arco di un mese…non di più…vi dico come li faccio io…e vi giuro che avrete sempre un antipasto o un contorno pronto al volo…o un condimento godurioso e ricco per le vostre paste autunnali…di ritorno da scuola per i vostri figli…

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Melanzane

½ litro di aceto bianco  e ½ litro di acqua, scotto le melanzane senza buccia.Nel barattolo alterno le melanzane con l’ alloro, aglio , bacche di ginepro e peperoncino. Chiudo il barattolo oppure metto della pellicola sopra al contenitore e ripongo in frigo.

Zucchine

1/2 litro di aceto bianco e ½ litro di acqua, scotto leggermente le zucchine che restano croccanti quando saranno addentate, ci lascio spesso anche i fiori di zucca puliti dal pistillo. Menta, prezzemolo, timo, nipitella, aglio e peperoncino.

Peperoni

Scotto i peperoni sul fuoco, ci tolgo la pelle e li taglio a striscioline. A questo punto li alterno nel contenitore con nipitella, timo e aglio.

Passata di pomodori (di tutti i tipi, anche mischiati fra loro)

Olio buono con cipolla, aglio, sedano, carote (tutto del contadino) con basilico del mio giardino. Soffriggo aggiungendo anche un pochino di acqua (così utilizzo meno olio). Poi aggiungo i pomodori tagliati a pezzi con sale , pepe e origano fresco (sempre del mio giardino). Quando è pronta la lascio raffreddare e la metto in barattoli di vetro che poi congelo .

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Coccole per la mente – Cinema, libri e ricordi: Pomodori Verdi Fritti …

Questa  sezione  mi piace  dedicarla ad una passione che ha attraversato tutta la mia vita: Il Cinema.

Ma non c’è cinema che tenga se non si parla anche di libri, libri che narrano la vita, le emozioni, la storia, il mondo….

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Ci sono film che in base ai diversi periodi della vita assumono significati diversi, almeno per me è cosi. Mi sono trovata ad amare film che poi dopo anni non ho amato con lo stesso impeto, forse perché altri film rappresentavano meglio le mie emozioni o il mio modo di essere. Uno di questi film è POMODORI VERDI FRITTI . Questo film è una costante..a 30 anni mi piaceva per un motivo: la riscossa della moglie repressa e cicciotta che al grido di “Towanda, l’invincibile amazzone”  …tamponava  le ventenni sfrontate … “sono vecchia e assicurata”… è stato il mio motto per anni..l’ho adorato, in questa frase risiede il cuore di tutte le ingiustizie che possono capitarci tutti i giorni e alle quali spesso non reagiamo , subendole.

Il film narra l’amicizia  …e i destini di 4 donne …il tutto condito da ballate blues…come ben si addice al profondo sud degli Stati Uniti d’America…terra nativa dell’autrice del libro…nonché sceneggiatrice del film.

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Il libro è ancora più bello del film… umoristico… americano fin nel midollo… tragico… e ricco di flash back..

La storia e’  come un maglione caldo da indossare in una sera fredda d’inverno…la sua visione ti fa star bene.

Non è strappalacrime ..ma ha diversi colpi di scena che ti tengono incollata allo schermo .

  Ultimamente l’ho rivisto e ha assunto un colore diverso…specialmente il finale. Quando Ninny non si capacita che non ha più la casa..e che non è possibile che possano rubare le case.. “Ehi, Evelyne, mi hanno rubato la casa! Era qui, quando me ne sono andata. “  … con l’ingenuità e la sua disarmante ‘fanciullezza’ ci fa vedere tutto il suo passato…che ora non c’è più! Mi sono commossa rivedendo una parte della mia vita passata… mi rende triste rivedere luoghi densi di ricordi che hanno fatto parte della mia vita e che ora (come dice Ninny ) non ci sono più.

Non mi hanno rubato la casa….non mi hanno rubato i ricordi…sono ben impressi dentro di me..ma il passato non torna più, ma mi fanno compagnia struggente i ricordi e le emozioni ad essi legati.

Il tutto attraversato dai sapori e cibi dell’Alabama…(la Flagg ha scritto anche un ricettario, ma non ancora tradotto in italiano The Original Whistle Stop Cafe Cookbook)

Ma una ricetta ve la posto… quella dei pomodori verdi fritti… tratta dal libro..e vi metto una variazione di questa fatta da Serena  , del blog  omindipanpepato, che posterà a giorni ….

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Grazie Ninny e… al prossimo ricordo !

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