Madeleines alla lavanda #seguilestagioni

Adoro utilizzare i fiori in cucina non solo come guarnizioni, ma anche come ingredienti caratterizzanti. I petali di rose e nasturzie sono squisiti nelle misticanze, i fiori di borragine nei ravioli, nelle frittate nelle torte salate. Le infiorescenze delle erbe : timo, lavanda, rosmarino rallegrano molti primi , secondi ma assolutamente anche  dolci .

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I sapori  non si  dimenticano..la lavanda è uno di quei sapori/odori  che ti si imprimono nella memoria sensoriale…in fondo il cibo è un modo per conoscersi…per capire chi siamo..e quando mangiamo non siamo mai soli…io non mi sento mai sola..alla mia tavola ci sono tutti i sapori dei miei cari… nel semplice gesto del cucinare e poi di mangiare stiamo creando e continuando le storie che costituiscono le nostre vite

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Morirò, e non riesco a ricordare un sapore che mi frulla nel cuore. So che quel sapore è la verità prima ed ultima di tutta la mia vita, e possiede la chiave di un cuore che da allora ho messo a tacere. So che è un sapore dell’infanzia o dell’adolescenza, una pietanza primordiale e sublime che precede qualsiasi vocazione critica, qualsiasi desiderio e pretesa di parlare del mio piacere di mangiare. Un sapore dimenticato, annidato nel più profondo di me stesso che, alle soglie della morte, si manifesta come l’unica verità che in vita mia sia stata detta o messa in pratica. Lo cerco, e non lo trovo                                                                                                              (Estasi Culinarie, Muriel Barbery)

 

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Per questa ricetta delicata e squisita ho utilizzato dello zucchero aromatizzato alla lavanda.

 

Basta prendere un mazzetto di fiori di lavanda, eliminare gli steli e mescolare i petali con dello zucchero, lasciando poi il tutto in infusione dentro ad un barattolo di vetro per 2-3 giorni.
Passate poi lo zucchero al setaccio per eliminare i fiori…sentirete che profumo!!!
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Inoltre ho profumato i miei morbidi biscottini con dell’olio essenziale alla lavanda specifico per alimenti che ho acquistato in farmacia, ma lo potete trovare  anche in erboristeria. Oppure potreste anche acquistare in erboristeria dei fiori essiccati o se avete un giardino o dei vasi di lavanda li potete usare anche freschi . Mettete un cucchiaio abbondante di fiori in infusione nell’olio e lasciate per qualche giorno. Dopodichè filtrate i fiori.
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Ingredienti per uno stampo da 12 madeleins:

60 gr di farina di riso

60 gr di fecola di patate

mezzo cucchiaino di lievito per dolci

60 gr di zucchero alla lavanda (vedi sopra)

2 uova

70 gr di olio di riso

olio alla lavanda 6 gocce

un piccolo pizzico di sale

 

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Procedimento

Lavorare con una frusta le uova con lo zucchero, aggiungere l’olio con l’aroma e le farine setacciate, il lievito e il sale. Lasciate riposare in frigo per una notte. Con un cucchiaio riempire lo stampo da madaleins fino 3 mm dal bordo. Cuocere in forno caldo per 5 minuti a 200° e poi 5 minuti a 180°.

Lasciar raffreddare nello stampo per qualche minuto.

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LA LISTA DELLA SPESA DI LUGLIO #seguilestagioni

(a cura di Antonella Manfredi)
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Il labirinto di lavanda

 

Impazzendo dietro al contest sull’impiattamento mi sono imbattuta in una fotografia illuminante…dello chef Moreno Cedroni un mojito alla lavanda

quest immagine mi ha folgorata si…ma per un altro contest, quello  di Alice RICETTE A REGOLA D’ARTE… dopo Mondrian stavolta avevo le idee chiare…una produzione tutta mia…nata dai miei pensieri fluttuanti …dalle mie sensazioni…

finalmente sapevo cosa  fare…. qualcosa di circolare…rotondo…perfetto

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un labirinto…la lavanda…due parole chiave che mi hanno innescato una reazione chimica

Mi sono lanciata in un brainstorming  puro… di idee a catena ….

Quella forma circolare di burro di arachidi mi aveva letteralmente catturata…

Molto probabilmente Cedroni aveva cercato la forma circolare per pura estetica del piatto …un percorso fine a se stesso

io volevo un percorso che portasse ad un obiettivo….ad un fine… ed infine ad una coccola per l’anima…

Partendo dall’idea della circolarità sono arrivata al simbolo del Labirinto: il labirinto infatti e’ un archetipo fondamentale della storia umana

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L’immagine del Labirinto rimanda nell’immediatezza ad un percorso intricato e difficile da superare, ma può rivestirsi anche di un fascino particolare se lo si intende come sfida all’intelligenza umana che si mette alla prova nel tentare di trovare una via d’uscita.

Come sapete io vivo a Lucca e qui nel Medioevo arrivavano molti  pellegrini per rendere grazia al Volto Santo e come tappa del pellegrinaggio a Roma sulla Via Francigena. Tutti questi pellegrini facevano centinaia,  a volte anche un migliaio, di chilometri a piedi per arrivare a Roma e salvare la propria anima. Sempre qui ci fu la partenza della prima Crociata nel 1096 alla presenza del Papa Urbano II e Matilde di Canossa dove i francesi si unirono  ai pellegrini/cavalieri italiani e lucchesi,  cosi come riportato dal Prof. Cardini.

Proprio nella Cattedrale di S.Martino a Lucca, c’e uno dei piu’ famosi labirinti in pietra della storia dell’arte. Esso e’ posto all’ingresso della chiesa e la comune simbologia vuole che esso rappresenti per il pellegrino, ma anche per il comune cristiano, le difficolta’ che ciascuno di noi deve affrontare e superare nella vita terrena per raggiungere la vita eterna.

 

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Ce ne sono altri giganti e stupendi come quello sul pavimento della Cattedrale di Chartres

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(immagine tratta da goticomania )

A rendere tutto ancora piu’ affascinante e’ il fatto che nel medioevo il Labirinto diventa uno dei piu’ importanti simboli alchemici e quindi esoterici legati anche alla cabala ebraica come l’albero della vita che poi si ramifica all’infinito diventando anch’esso un labirinto….

Lo stesso albero della vita lo possiamo trovare in un bellissimo quadro di Gustav Klimt

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ma anche nell’immenso mosaico sul pavimento della cattedrale di Otranto del cui significato si discute ancora oggi

 

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Quindi il Labirinto e’ un tema che troviamo in molte culture diverse nei diversi secoli, tema intrigante e sconfinato che ho voluto rappresentare  nella mia ricetta ispirandomi al famoso Labirinto della Cattedrale di Lucca,  citta’ in cui vivo attualmente.

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Ma volevo la lavanda nella mia ricetta…..ero ispirata da Lei… io amo la lavanda..il suo profumo i suoi colori e la amo ancora di piu nella cucina…basta saperla dosare e diventa un piatto delizioso...

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Poi Ho scoperto che esiste in Germania un Labirnto di Lavanda a Kastellaun … (preparatevi ad un post…è a solo due ore di macchina da dove lavora mio marito…è fatta ci andrò al più presto fioritura permettendo)

 

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Ed ecco la progettazione finale del mio piatto che parla e profuma di tanti stimoli uniti da un attacco di arte…grazie al contest di Alice

 

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La circolarità della vita quotidiana….l’affannarsi dell’essere umano…e il premio…davanti ad un piatto

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un sottile labirinto di lavanda che conduce ad uno sfizioso cupcake alla lavanda al centro del piatto; ossia il giusto premio per coloro che si siedono davanti al piatto e che vogliono godere i piccoli piaceri della vita, questa volta terrena e materiale invece che spirituale…..una coccola per l’anima e per il palato…una goduria meritata…

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il mio labirinto finale è poco spirituale…è terreno e reale…un premio …perchè ce lo meritiamo…perchè ci fa bene…perchè ci piace!

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Anche il cupcake è un tripudio….la ricetta e l’idea è nata dalla mia musa ispiratrice…la regina degli impasti :VALENTINA

Lei aveva seguito le dritte di Nigella ed aveva creato dei cupcake alla lavanda le ricette servono da spunto..poi è giusto che ognuna le rielabori secondo i propri gusti…

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Questo è il mio personalissimo cupcake alla lavanda…

Ricetta cup cakes alla lavanda

Ingredienti per 12 cupcake

115gr di burro  danese a temperatura ambiente

115 gr di zucchero alla lavanda (ho usato quello di canna)

2 uova intere

115 gr di farina autolievitante bio

2 cucchiai di latte intero

1 cucchiaino di semi di vaniglia

2/3 gocce di olio essenziale di lavanda per uso alimentare

Per il frosting

 

  • 200 g di mascarpone
  • 50 gr di panna
  • 100 g di zucchero a velo setacciato
  • qualche chicco di lavanda essiccato
  • colorante alimentare

Procedimento

Riscalda il forno a 180°, Prepara una teglia da 12 mini muffin , inserendo in ciascun foro un minipirottino di carta.

Sbatti il burro e lo zucchero fino ad ottenere una crema morbida e soffice. Aggiungi le uova, una alla volta.

Setaccia la farina e incorporala al composto lentamente per non creare grumi.

Aggiungi il latte, i semini di vaniglia e due gocce di olio alimentare di lavanda.

Riempi gli stampini fino a 2/3 del foro. Inforna e cuoci per 15 minuti. Fai la prova stecchino perchè la cottura dipende dal tuo forno.

Una volta cotti lasciali raffreddare e procedi con il frosting.

Per il frosting monta a mano , eviterai che il composto risulti troppo liquido. Usa una saccapoche con un beccuccio a stella.

 

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Per il LABIRINTO

Con il compasso ho creato dei cerchi concentrici distanti un cm l’uno dall’altro.

Ho usato il righello per creare un labirinto equidistante e veritiero…

dopodichè con la marmellata di miritilli ho creato tanti puntini uno dietro l’altro.

Sopra ho versato dei chicchini di zucchero color glicine. Ho messo tutto in frigo per una notte per fissare il tutto.

Con questo post partecipo al contest Ricette a regola d’arte di Alice

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Il richiamo di un risotto alla lavanda…

Oggi magicamente giornata stupenda…un sole caldo entra dalle finestre…giornata del mercato contadino…cipolle e carote di prima qualità…raccolgo la lavanda dal mio giardino…delle vespe ronzano felici e per niente fastidiose…

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Se non ricomincio a postare non lo faccio più…so che aspettate notizie dal mio recente viaggio ‘ammericano’…ma sono fagocitata da cene e ritrovi di inizio ferie…di inizio mare…di cose belle e goderecce…è come se le mie ferie magicamente si stessero allungando…piacevolmente …e in modo intenso…

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Sapete bene che ci vuol tempo..per ritrovarsi nelle foto (sinceramente non ho esagerato)….catalogarle…un minimo di post produzione…organizzare dei post che possano tornare utili a chi li legge…scrivere notizie certe…andare a rispolverare la guida..i libri..gli appunti presi…stampare alcuni approfondimenti….renderli sintetici (l’è durissima per me…che di sintetico ho ben poco)….quindi promesso arriveranno notizie dall’America…e anticipo che il primo post parlerà…TADADAAAAAAAAAAaaaaaaaaa..degli AMISH!!! della contea di Lancaster…

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Ma un risotto alla lavanda mi ha richiamata a voi…la ricetta è della cara Maria Chiara ..l’ho stressata oltre misura…

 

 

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volevo una ricetta micidiale di un risotto alla lavanda…io amo i risotti….li adoro…è il mio comfort food per eccellenza..lo volevo alla lavanda perchè avevo una promessa in sospeso…con Francesca

 

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un grande piccolo pensiero natalizio …un sale alla lavanda…speciale creato con le sue mani …per me..mi ha intenerita oltremisura e volevo dedicarle una ricetta speciale…ho assemblato quel che più adoro per questa ricetta..emozioni..pensieri……complicità amiche della blogsfera ..e amiche reali che stasera avrò il piacere di avere alla mia tavola…che manco a dirsi avrà l’odore …il colore e il sapore della lavanda…

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preparo il brodo….e mi anticipo per la cena di stasera….voglio sbrigarmi …il mare mi aspetta…

 

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Risotto alla lavanda

Ingredienti

Per il brodo

una cipolla

una carota

rosmarino un rametto

lavanda due rametti freschi

sale (io aromatizzato alla lavanda)

Preparazione

Olio e cipolla tritata finemente. Fare imbiondire e unire il riso. Farlo tostare. Sfumare con del vino bianco e lasciarlo evaporare. Aggiungere il brodo vegetale un pochino alla volta.

Qualche minuto prima della fine della cottura aggiungere della lavanda essiccata, aggiustare di sale, macinare del pepe fresco e aggiungere 80 gr di pecorino , 30 gr di parmigiano e mantecare con 30 gr di burro salato. Qualche fiore fresco per guarnire insieme ad un rametto di rosmarino.

Et voilà….il gioco è fatto!!!! semplice colorato e soprattutto aromatizzato ….

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Da rifare assolutamente…..delicatissimo l’aroma della lavanda..che c’era ma si sentiva come un retrogusto finale…

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Provatela e fatemi sapere…

Torta alla lavanda con marmellata di mirtilli…

Oggi ho tempo…finalmente…

e lo voglio dedicare al contest del gattoghiotto  .…. lo avevo letto tempo fa…e lo sento nelle mie corde…grazie a questo contest ho riciclato un dolce estivo…e grazie a questo contest…mi sono messa comoda nella mia cucina ed ho Atteso che la mia torta fosse pronta…godendomi il profumo che emanava già mentre la cucinavo…

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La semplicità..gli ingredienti giusti…sani…i ricordi legati alla lavanda ed al suo profumo…profumo di buono ..di fresco..di pulito..di Provenza..di estate in campagna dai miei nonni…di lenzuola di lino appena stirate…di asciugamani morbidi sul viso bagnato…di tramonti estivi …di brezza fresca che ti accarezza la pelle

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Questa torta nasce per una cena di fine estate con amici……una di quelle sere dove abbronzati ci sediamo attorno ad un tavolo…sorridenti  riposati appagati …le ferie appena trascorse ..…pronti a ripartire nella routine quotidiana…volevo assolutamente una torta  casalinga…rustica….perchè so che l’avrebbero apprezzata..persone alle quali piacciono i sapori di casa…senza troppi orpelli…diretti…veri…autentici…quei sapori che non tradiscono…e che ti porti anche la mattina facendo colazione…

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E cosi è stato..ognuno di loro si è portato via la propria colazione…alla fine della serata ..con le cicale che ancora si facevano sentire insistenti…li ho salutati ….regalando un pezzetto di colazione..di sapore…di ricordo della serata appena trascorsa…di bagliori di candele nella sera di fine agosto..di chiacchere allegre e di racconti ….mi ha fatto felice…perché è come se la cena e lo star bene assieme si fosse prolungato…assieme al  caffè del mattino….

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Questa ricetta viene direttamente da una cara amica Valentina  ,  lei è la migliore esperta in farine …precisa..meticolosa…creativa… lei impasta emozioni  e sapori insieme …fra fiori, frutta e spighe … la sua casa ha una luce particolare…che riflette nelle sue foto e che la rispecchiano….

Incerta nella scelta del dolce.. ho chiesto aiuto e Valentina mi ha guidato…ed è stato un successo…

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In estate  avevo  accompagnato il dolce alla lavanda con del gelato di pesca (si sa le albicocche e le pesche stanno da dio con la lavanda)….adesso ho usato la mia marmellata  di mirtilli calda..…divina…

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Per fare questo dolce serve lo zucchero aromatizzato alla lavanda … questa estate lo feci con i fiori della lavanda freschi….adesso ho usato quelli secchi che ho acquistato in erboristeria …adatti anche per cucinare….ho aggiunto anche dell’olio aromatizzato alla lavanda…acquistato anche quello nel reparto apposito in farmacia…per uso alimentare…accertatevi bene che ci sia scritto sopra l’etichetta!

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 è una torta  morbida e non asciutta, goduriosa grazie al burro di ottima qualità…  usando  lo zucchero alla lavanda ho omesso il limone (che nella ricetta originaria ovviamente c’era…essendo fondamentalmente una torta paradiso riadattata)

TORTA ALLA LAVANDA

INGREDIENTI • 250gr di burro morbido di OTTIMA QUALITA’ • 310gr di zucchero di canna alla lavanda • 120gr di uova intere (circa 2 uova medie) • 110gr di tuorli (circa 5 tuorli) • 160gr di farina bio di farro • 160gr di fecola • 1/2 bustina di lievito  • estratto naturale di vaniglia • 1 pizzico di sale .

Lo zucchero aromatizzato ha un profumo meraviglioso che però si perde in gran parte durante la cottura. Ho quindi deciso di aggiungere qualche goccia di olio essenziale di lavanda all’impasto.

Ingredienti

Montare il burro morbido a ‘pomata’ con lo zucchero al velo . Aggiungere gradualmente a filo le uova intere ed i tuorli leggermente sbattuti con il sale in modo da farli ben assorbire al composto , quindi addizionare manualmente  la farina setacciata con la fecola e il lievito, infine gli aromi. Mescolare delicatamente l’impasto per il tempo necessario ad amalgamare gli ingredienti. Trasferire in una tortiera del diametro di 26cm imburrata e infarinata e cuocere in forno caldo a 180°C per circa 45-50 minuti (tempo puramente indicativo; fare la prova stecchino).

Con questa torta partecipo al Contest di AmbraIl Gattoghiotto   in collaborazione con Salter

Buona coccola….

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