Balsamic Cherry Pie

E’ arrivato Giugno…spighe di grano…papaveri….e ciliegie!! eh si!! un tripudio di ciliegie…dolci …succose …intense…

le ciliegie ci riportano tutti quanti all’infanzia…io le usavo come rossetto….

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quando studiavo all’università adorai questo libro…’le domande son ciliege’..conoscere e conoscersi, domandare e domandarsi, imparare a pensare, stupire nello scoprire come nulla sia ovvio…questo libro parla di un progetto in una scuola primaria toscana ..un progetto ambito quanto mai efficace e cioè fare filosofia con i bambini …se le domande sono come le ciliege:una tira l’altra…stiamo filosofeggiando…perchè in filsofia le domande sono piu importanti delle risposte!!..se vi è piaciuto il libro ‘Il mondo di Sofia’ …Socrate Platone e il mito della caverna…se vi piacciono le metafore e i sillogismi…se vi piace pensare che da una piccola goccia si possa costruire il mare …ecco questo libro fa per voi!!!

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Ed io questo mese sono rimasta STUPITA …in senso filosofico… da questa ricetta….mille idee mi son balenate nella testa per questo post…mi sono sentita viva ..e questa torta mi ha aiutato  a non pensare ai mille problemi di lavoro….ma anzi….appena avevo un momento a disposizione…cercavo idee….sfogliavo libri….riviste…mi è piaciuto tantissimo….ancora una volta la leggerezza e una passione…aiutano e migliorano a quotidianeità…

La ricetta di questo mese è stata l’esaltazione pura della ciliegia…del suo colore.. inserita in una crosta alta di brisè..il massimo….una ricetta speziata e arricchita dall’aceto balsamico…

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farina di farro bio …burro danese…zucchero di canna e miele delle colline lucchesi…ingredienti di prima qualità per una ricetta sublime e classica allo stesso tempo….

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Le pie sono torte della tradizione anglosassone costituite da pasta brisè e con un ripieno morbido di frutta…

Ho voluto cimentarmi nelle due versioni classiche perchè adoro rispettare le tradizioni di una ricetta….mi rincuora e mi rassicura eseguire una ricetta che parla di un paese…e soprattutto seguire alla lettera una ricetta…..e stupirmi del suo profumo….della sua cremosità….del suo gusto corposo e avvolgente….

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Ho fatto alcune ricerche e ho letto che di solito la Pie si accompagna tiepida con del gelato o crema…

Quindi se tradizione deve essere …che sia fino in fondo!!!

L’ho servita tiepida con del gelato alla vaniglia bourbon….più dolce…mio figlio ha preferito questo gusto….

Ho provato anche la versione del gelato con il pinolo …più amarognola…io l’ho adorata..secondo me perfetta con questa Pie!!!

La base di entrambi i gelati sono  costituiti da latte crudo e uova freschissime….le ricette a presto in un post…smile-loco_2012-05-10[1]

 

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La ricetta è RE CAKE 9….il gruppo è sempre lo stesso….siamo anche su facebook…venite più siamo meglio è!!!!

La ricetta che ho seguito religiosamente è quella di Elisa…

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Alla prossima re cake…

re-cake wants you

 

 

Budin de pan alla vaniglia….

Questa è una ricetta che parla della tradizione argentina..di un popolo …delle origini contadine..

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E così che  nasce questo dolce ricavato con pane avanzato. Si realizza utilizzando il pane raffermo (normalmente avanzato), il burro, il latte, le uova, lo zucchero o il miele, le spezie (tipo cannella, noce moscata, chiodi di garofano o vaniglia) e la frutta secca, i canditi, cioccolato fondente in scaglie , mele. Il pane viene posto in un recipiente (di solito tutta la notte) e si lascia seccare per poi mescolarlo con gli altri ingredienti. Il composto poi si mette in uno stampo e si decora. Il budin de pan può essere servito con una salsa dolce di diverso tipo, solitamente caramello, oppure con una salsa di rum o di whisky. Si consuma freddo e si accompagna con una pallina di gelato alla vaniglia o alla panna. Oltre al più conosciuto argentino, il budin de pan èpresente anche in Malesia, dove si consuma con la crema pasticcera, oppure a Hong Kong, dove la vaniglia è considerata il partner preferito. In Argentina e Uruguay, in realtà, l’accompagnamento classico è il dulce de leche, una crema di latte densa e dolce, spalmabile.

Questa ricetta è di Adelita…una dolce signora argentina….appassionata di cucina naturale…che in pomeriggi d’inverno di alcuni anni fa …teneva corsi di cucina biologica  nel  ‘salotto’ del suo ristorante…pareti colorate…il suono ritmico del cucchiaio sulla ciotola in porcellana bianca…l’odore di buono…l’attesa dell’assaggio finale…

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Ma questa ricetta  …mi parla di qualcosa di antico…di campagna… di tradizioni rurali… quelle tradizioni che sento profondamente mie… durante la mia infanzia trascorrevo le vacanze nella fattoria dei miei nonni….nella campagna toscana…e da lì ho imparato l’assoluto piacere della cucina ‘vera’… autentica… semplice… per me la migliore…

Aprire la madia scricchiolante e trovare il pane ancora tiepido avvolto nell’asciughino di lino candido…intingere il dito nella marmellata di mia nonna ancora troppo calda… il sorriso di mio nonno quando storcevo il  naso dando un morso ad un pomodoro nell’orto ancora troppo acerbo…saltare da una pozzanghera all’altra provando a non schizzarmi…svegliarmi col cinguettio degli uccellini…

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oggi non voglio svegliarmi…e non vedere la realtà… non accettare il fatto che non esiste più niente di tutto ciò… ma nella mia mente è tutto cosi vivo che proprio oggi…

Vi farò accomodare nella cucina di mia nonna… ancora… e con il sole che filtra dalla finestra in un pomeriggio d’inverno…al suono del caminetto scoppiettante… vi offrirò una fetta di questa torta semplice quanto divinamente buona… un buon caffè caldo e profumato…ci accomoderemo sulle sedie di paglia e chiacchiereremo…. conoscendoci… appoggeremo  l’avambraccio sul tavolo di marmo troppo freddo… ma che ci importa??? Il calore del caminetto e dell’amicizia ci scalderà ancora una volta il cuore…

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Budin de pan (per 6-8 persone)

– Latte:       1 litro

– Pane raffermo:        5-6 fette

-Zucchero  di canna bio:   12 cucchiai

-Uova:      5

– Vaniglia:    1 stecca

– Sale

PROCEDIMENTO

Portare ad ebollizione il latte con un pizzico di sale una stecca di vaniglia o una bustina di vanillina.Tritare la mollica del pane e unirla al latte bollente. Sbattere le uova con 8 cucchiai di zucchero  e mescolarle al latte col pane. Preparare il caramello col rimanente  (5 cucchiai) zucchero e 2 cucchiai d’acqua, versarlo nello stampo da budino, bagnato precedentemente con acqua fredda e cuocere a bagnomaria in forno caldo 160°/ 180° per un’ora circa.

Servire tiepido.

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-Con questa ricetta partecipo ai contest “una tavola senza sprechi” di cortesie in cucina


– Con questa ricetta partecipo al contest  “bianco, inverno e comfort food” di Colors and Food

-Con questa ricetta partecipo alla raccolta de L’alveare delle delizie

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L’Epifania e tutte le feste le porta via….Lucca ed i suoi biscotti

Questo antico proverbio popolare…calza a pennello… fin da grande ho sempre respirato fino all’ultimo la festa della Befana…mi aggrappavo a quel 6 gennaio pur di non perdere la magia…la magia che solo i giorni di festa donano….

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quando rimasi incinta di mio figlio…fui felice…perchè sarebbe nato a febbraio..e  dissi fra me e me…che ogni 6 gennaio non finivano le feste…anzi avrei dovuto organizzarne subito una dopo…e cioè il compleanno di mio figlio…

questa cosa mi sollevò notevolmente…e da allora il 6 gennaio non fu più triste..mai più..

adesso riesco a dare un giusto senso alle cose…agli eventi…allo scorrere del tempo …e le feste sono stupende..ma si sa finiscono…ed è  giusto cosi…ma per molti anni non mi sono mai arresa all’evidenza dei fatti…

beata energia…beata vitalità…beata voglia di non crescere….

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qua da noi la festa della Befana è un rito…pensate che esiste anche la sua casetta…nel bosco…a Pegnana un piccolo paesino a 8 km da Barga in Garfagnana….stupenda…è di una magia unica..

tenuta in vita da un’associazione che ha come obiettivo principale mantenere le tradizioni….sono spesso persone in pensione …gentili e disponibili…che fanno sempre trovare della cioccolata calda ai bimbi che vanno in visita e dei biscotti tipici… i befanini di Barga….  biscotti di frolla  con all’interno del marzapane e un pochino di alkermes.

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Io non sono di Lucca…ma ci abito da diversi anni..qua la tradizione della Befana è molto sentita…nelle diverse zone usa passare cantando e raccogliendo offerte per i più poveri…ed in questo periodo non mancano mai i BEFANINI….diversi da quelli di Barga o della Versilia (qui usano anice , codette di cioccolato , scorza di arancia o limone e volendo un goccio di liquore)….

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Nelle case i bambini impastano i befanini da regalare…è come una catena….di casa in casa  passano i biscotti impacchettati con nastri colorati …semplici con tante codette multicolori..

pasticcerie….forni…alimentari…in questo periodo ognuno ha i suoi befanini…più o meno grandi…di tutte le forme possibili ed immaginabili…anche se io preferisco quelle a sfondo natalizio…o con i cuoricini…

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quest’anno non saremo a casa il 6 gennaio…ma io mi sono organizzata per tempo e nel mio trolley ho messo un pacchettino dentro una scatola di latta….una piccola calza della befana con i biscotti per mio figlio…le tradizioni vanno mantenute…nel frattempo in queste mattine colazione la facciamo con i befanini…

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BISCOTTI BEFANINI

1 kg di farina (potete usare la farina che preferite…di solito qui si intende la 00, ma anche farina di castagne o integrale o di farro possono andare benissimo)

1,5 hg burro +1,5 hg di olio

6 uova (3 solo il tuorlo)

500 hg di zucchero (potete usare anche quello di canna)

1 limone spremuto e grattugiata la buccia (si può aggiungere anche la scorza di un’arancia e il suo succo)

2 bustine di lievito

semi di vaniglia

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Per preparare i befanini iniziate mettendo la farina e il burro, ben freddo, all’interno di un mixer . Azionate l’apparecchio e frullate il tutto fino ad ottenere un composto sabbioso , che poi trasferirete su una spianatoia, nella classica forma a fontana con il buco al centro.

Aggiungete ora lo zucchero , il lievito , i semi della bacca di vaniglia , la scorza del limone grattugiata , le uova. Impastate il tutto con le mani  fino ad ottenere un composto liscio e compatto, a cui darete la forma di un panetto, quindi schiacciatelo un po’ con le mani per appiattirlo, copritelo con la pellicola  e mettetelo in frigorifero a riposare per almeno un’ora. Trascorso questo tempo stendete l’impasto con l’aiuto di un mattarello  fino ad ottenere un foglio sottile (circa 3 mm), quindi ricavate i biscotti con delle formine natalizie . Trasferite i biscotti ottenuti su una leccarda ricoperta di carta da forno, spennellateli con l’albume  e cospargeteli con delle codette colorate per dolci . Infornate i befanini in forno statico, preriscaldato, a 180° per 7-8 minuti (tenete controllata la cottura perché i biscotti non dovranno scurirsi troppo). Una volta pronti, sfornateli e lasciateli raffreddare su una gratella .

Le dosi possono essere dimezzate…il fatto è che qua da noi usa regalarli oltre che gustarli in famiglia…ecco il perchè delle grandi dosi…

Potete conservare i biscotti, completamente freddi, riposti in una scatola di latta per una settimana.

Buona Befana….con tanti coccolosi befanini ….da sgranocchiare con grandi e piccini…

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Con questa ricetta partecipo al contest  Christmas Gifts si simoslovescooking